Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

1 novembre

Lettere al Direttore (2)

Email:

emanzini@laprovinciacr.it

03 Novembre 2017 - 04:00

LA TESTIMONIANZA
Violenza, Cenerentola può farcela anche senza il principe azzurro
L’ 11 novembre noi studenti delle classi V^A e V^C dell’Istituto Tecnico Agrario Stanga di Cremona ci siamo recati al palazzo Cittanova, in occasione della Ggiornata internazionale sulla violenza alle bambine, ragazze, donne’ ad un incontro con la dottoressa Alessia Fusari, psicologa, che ha tenuto una relazione a tema, promosso dall’ Aida (Associazione incontro donne antiviolenza). Il titolo ‘Se Cenerentola non avesse perso la scarpetta…’ ha fornito un accattivante incipit, stuzzicando la curiosità dei giovani presenti.
Cenerentola, vittima di maltrattamenti in famiglia per antonomasia, salvata dal caso, può ancora oggi essere figura di riferimento per le bambine? In una esauriente presentazione del grave problema dei soprusi subiti dalle donne e dai bambini all’interno delle pareti domestiche, la psicologa ha elencato le spaventose conseguenze, a breve e lungo termine, nonché le possibilità attuali di infrangere consapevolmente quel blocco esistenziale. Chi subisce qualunque tipo di violenza, fisica o psichica, in famiglia da bambino, difficilmente avrà una vita normale e tranquilla in futuro.
Già da piccolo, infatti, imparerà a subire in silenzio, sia per paura, sia per lo smisurato amore che lo porterà a difendere sempre e comunque il congiunto, come fosse da tollerare, perché malato o inconsapevole.
Gli psichiatri hanno portato alla luce un lunghissimo elenco dei gravi disturbi causati da un’infanzia, o comunque da un passato, in cui i pazienti erano stati vittime di violenze in famiglia. I più frequenti sono i disturbi del sonno, con incubi e insonnia; forme depressive caratterizzate da sbalzi d’umore, mancanza di autostima e senso di inadeguatezza; attacchi di panico e disturbi della personalità, spesso legati alla sofferenza dell’abbandono, con compulsiva necessità di avere qualcuno vicino.
Spesso, inoltre, il disagio può portare all’abuso di psicofarmaci, nel tentativo di arginare la sofferenza, quando non addirittura al ricorso alla droga o al fumo o all’alcool, per sedare l’ansia. Anche i disturbi alimentari, come la bulimia o l’anoressia possono verificarsi quali conseguenze di un passato con problemi mai risolti, oppure l’autolesionismo e su su, fino al desiderio di autodistruzione e di suicidio.
Naturalmente soggetti tanto fragili avranno sempre molta difficoltà a relazionarsi con gli altri. Spesso la paura di essere giudicati porta a vergognarsi di sé o per contro ad uno stato di aggressività. La scarsa autostima e il senso di impotenza metterà la vittima di abusi sempre in uno stato d’inferiorità, che avrà anche seri problemi nel portare avanti una relazione di coppia. Il rischio di sbagliare la scelta del partner in questi casi è alto: o la vittima finirà per trovare un’altra vittima, oppure potrebbe divenire a sua volta un despota.
Tornando al tema introduttivo potremmo dedurre che oggi Cenerentola, anziché confidare nella provvidenziale perdita della scarpetta, e successivo intervento di un paladino difensore, dovrebbe comprendere che si può uscire da situazioni che sembrano di impossibile soluzione, con la propria determinazione e con l’aiuto di tante nuove organizzazioni che trovano, per fortuna, posto nel nostro attuale tessuto sociale. Parlare con gli insegnanti o anche con gli amici può aiutare a trovare una strada per non lasciarsi sopraffare.
Utile anche, se non indispensabile, a nostro avviso, badare a chiarire per tempo, con l’eventuale Principe Azzurro, le condizioni necessarie per gettare le basi di un rapporto sereno e duraturo, atto a formare una nuova famiglia. Questo incontro ha suscitato grande interesse in noi ragazzi, portandoci ad una seria riflessione. Il tema tanto scottante, viene spesso trattato dai mass media ma, forse, dibattuto sempre in modo molto accademico, come se la violenza, in particolare sulle donne, sia un male sociale d’attualità e non un problema da risolvere.
Ma come tradurre queste parole in mezzi efficaci che creino una nuova realtà? Una mentalità da sradicare è una sfida titanica, ma noi siamo certi che la buona volontà di tante persone può fare miracoli; mettere in moto la macchina che porti ad una nuova civiltà è compito di tutti.
Ringraziamo dunque chi, come la dottoressa Fusari, porta la propria voce fra i giovani, scuotendo le coscienze e suscitando la voglia di partecipare attivamente.
Chiara Contardi e Aurora Farina
(Istituto Tecnico Agrario Stanga di Cremona)

Ne parlo con...

Il sindaco non ha progetti
Strada Sud indispensabile perché senza alternative
Gentile direttore
vorrei ringraziare la signora Maria Rosa Marchesi per aver ricordato, in una lettera pubblicata al quotidiano, che il progetto Strada Sud fu una battaglia di mio padre, Giuseppe Ceraso. E’ per me motivo di orgoglio portare avanti un progetto nel quale anche lui ha creduto molto e non per la gloria personale ma, com’era nel suo stile, per risolvere un problema concreto che vivono moltissimi cittadini residenti in via Giordano o che si trovano quotidianamente a doverla percorrere.
Perché a differenza della signora Marchesi, che si preoccupa solo di preservare il suo quartiere e le sue passeggiate tra i campi e le cascine cremonesi mentre centinaia di cittadini sono costretti a vivere in una sorta di camera a gas, c’è ancora qualcuno che sa portare avanti cause al di là del proprio orticello, tenuto conto che la mia famiglia risiede da sempre nella citata Via Navaroli e che non corrisponde al vero che il progetto Strada Sud avrebbe un impatto negativo nei termini da lei rappresentati. Inoltre, vorrei precisare, che anch’io sarei ben felice di non sentire più parlare del progetto Strada Sud ma solo nel momento in cui fossero attuate o almeno previste a livello progettuale soluzioni alternative.
Perché questa è la vera promessa elettorale del sindaco Galimberti che non mi sembra ad oggi, dopo 3 anni e mezzo di mandato, sia stata mantenuta e che è certamente più complicata da realizzare rispetto alla cancellazione di una strada che non c’è. E smettiamola anche di definire la Strada Sud come un’opera irrealizzabile e faraonica perché costa 14 milioni di euro. I sottopassi sono costati 11 milioni e dopo essere stati nel cassetto di molte amministrazioni ora sono sotto gli occhi di tutti.
Rispetto all’inutilità del Referendum affermata invece nel suo editoriale, mi permetto di osservare che se una consultazione cittadina non si fa rispetto a un tema così dibattuto, per il quale in questi anni sono state raccolte migliaia di firme a favore e contro e per il quale 600 cittadini, in poche ore, si sono recati a SpazioComune di loro iniziativa per sottoscrivere la proposta di un comitato promotore, non saprei proprio per quale altra causa sarebbe opportuno indirla.
Per tutte queste ragioni continuerò a sostenere ogni iniziativa utile per mantenere negli strumenti di pianificazione urbanistica di Cremona il progetto Strada Sud, con la correttezza e la determinazione che ho già dimostrato in altre occasioni, come quella dell’assunzione dei precari in Comune, in occasione della quale molti mi avevano già dato perdente e condannata e me la sono cavata con due sentenze di assoluzione e 32 lavoratori assunti a tempo indeterminato.
Maria Vittoria Ceraso
(Cremona)

Nei nostri giardini pubblici
Selva di tubi e teloni. Sono una vergogna
Signor direttore,
i nostri giardini pubblici sono una vergognosa selva di tubi di plastica e teloni che sono stati messi lì da persone che non hanno il minimo scrupolo sull’estetica. Vergogna. Per quanti anni ancora dovremo soccombere a tale nefandezza? Ma possibile che i nostri governatori non abbiano la minima idea di che cosa sia un giardino ‘bello’?
D. D.
(Cremona)

Malvezzi e la Strada Sud
‘La faremo noi'. Miracoli della politica
Signor direttore,
premessa: sono favorevole alla strada sud, ma mi incuriosisce (se vera) la dichiarazione del signor Malvezzi che dice «quando amministreremo noi, la strada sud la faremo». Ma ricordo che nel 2008 tra le priorità in campagna elettorale c’era la ciclabile Cremona-Cavatigozzi, anni di buio, poi nel 2014 (elezioni il 25 maggio) il 07 aprile inizio lavori: 5 (cinque) giorni per defogliare la parte destra di via Milano. Quindi pausa per l’imminente Pasqua. 5 maggio lavori ancora per 5 (cinque) giorni per livellare e tagliare di nuovo l’erba ricresciuta. Indi, posa di due cavalletti col biancorosso, 12 cinesini e cartello corredato dalle foto con il sindaco che annunciava l’inizio dei lavori. E di nuovo buio. Ora si propongono per un’opera quasi faraonica, la strada sud, certamente qualcuno ci crede. Miracoli della politica.
baffo2528@libero.it

Ma io resto nel partito
Le destra vincerà per colpa del Pd
Gentile direttore,
rispondo al signor Sante Gerelli riguardo la sua lettera del 29 ottobre. Premetto facendo un piccolo quadro di cosa è la destra italiana: un miscuglio di nazionalisti, secessionisti, gente che odia la Repubblica e che la rispetta. Ex liberali ,democristiani, socialisti, e fascisti. Gente che in linea di massima si ignora, ma alle prossime elezioni si uniranno e vinceranno senza avere un’idea di Paese ed il loro unico intendimento sarà quello di ripartirsi il potere. Un quadro davvero invidiabile a fronte di una sinistra ridotta in mille rivoli con persone che si odiano senza arretrare neanche di un centimetro, con boria ed alterigia ideologica spudorata che non si attenuerebbe nemmeno di fronte ad emergenze e drammi nazionali. Questa è la sinistra dalle sue ali più estreme sino ad arrivare al Pd, l’imputato principale visto che è il responsabile del governo del Paese. (...) Il Pd era nato per riformare la politica ed includere, non per essere un partito neocentrista. Il sottoscritto a differenza del Gerelli ed altri rimane saldo in questo partito fermo come un semaforo dove posso vedere molti che si agitano e sfrecciano impazienti, mentre io resto immobile in questo partito senza nessuna pretesa di incidere, ossia comandare, ma al solo scopo di dire la mia sino allo sfinimento altrui, a differenza di tutti gli altri che sono fuggiti. Le prossime elezioni vinceranno il solito Berlusconi e Salvini e noi della sinistra grazie alle nostre divisioni regaliamo come al solito il loro trionfo grazie alle nostre divisioni.
Giorgio Demicheli
(Cremona)

Le foto dei lettori


Gli aironi guardabuoi nel cielo di Cremona
Signor direttore, percorrendo le ciclabili di Cremona, mi è capitato di fare questi scatti a questi magnifici uccelli bianchi. Gli aironi guardabuoi. Così chiamati, perché in alcune zone del mondo, in mandrie di animali, si posano sulla loro schiena, nutrendosi dei loro parassiti. Da noi, invece, si possono notare di più, intanto che seguono i trattori che arano il terreno. In questo modo, si possono nutrire di vermi e altri animaletti, che trovano nella terra.
ale.mann81@gmail.com

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Prossimi Eventi

Mediagallery

Prossimi EventiScopri tutti gli eventi