Il 16 ottobre l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti ha istituito la Giornata nazionale del cane guida. Mi permetta quindi di rivolgere un pensiero speciale a questo incomparabile ‘compagno di libertà’, che aiuta quelli come me, che non possono affidarsi ai propri occhi, a camminare per la città in modo autonomo e indipendente, a percorrere i marciapiedi ingombri di buche e ostacoli, ad attraversare le strade invase dal traffico, a incontrare gli amici e recarsi negli uffici e negozi, offrendo la sua sicura guida senza chiedere in cambio che una carezza e una ciotola di cibo. Vorrei che la gente prestasse un po’ più di attenzione a questi meravigliosi animali, bardati con finimenti strani contrassegnati da una croce o dal nome della scuola di addestramento, ricordando che la persona che tiene in mano la particolare maniglia che portano sulla schiena potrebbe aver bisogno di aiuto o semplicemente di una parola di conforto. Loro non sono solo belli da vedere, simpatici e affettuosi, ma svolgono un ruolo davvero importantissimo per le persone cieche che accompagnano. Sono accanto a loro nella dura battaglia contro le barriere architettoniche e sensoriali, contro l’indifferenza che spesso caratterizza la nostra società di oggi. Credo di interpretare la volontà di tutti coloro che possiedono un cane guida, esprimendo da queste pagine un bel grazie, dal profondo del cuore, per il prezioso servizio che essi svolgono per noi. Grazie a Duca, Josh, Luna, Nora, Raissa, Stella, Wafer… e a tutti quelli di cui non conosco il nome. Flavia Tozzi (presidente Uici, Cremona)
Non posso che concordare con il suo appello all’attenzione e al rispetto di questi meravigliosi animali e delle persone che accompagnano.