Egregio direttore, questa mia per dare sfogo a un problema mio ma credo non solo mio. Quest’anno si è parlato tanto delle rette aumentate negli asili nido e di tutta la protesta (corretta) che questo ha implicato. La situazione che si è venuta a creare pensiamo che abbia aperto gli occhi all’amministrazione che ci è sembrato sia riuscita a trovare un compromesso. Ma veniamo al dunque, siamo una famiglia di Castelvetro Piacentino che ha deciso di iscrivere il proprio figlio ad una scuola primaria della città in quanto lavoriamo a Cremona pur sapendo che la retta della mensa per i non residenti sarebbe stata leggermente più alta rispetto ai residenti. Quest’anno, arrivati al secondo anno scolastico, la retta mensa è stata aumentata sia per i residenti che per i non residenti e noi ci vediamo costretti a pagare 5,50 euro giornalieri per i pasti di nostro figlio pari a quasi il 16% in più rispetto alla tariffa dell’anno precedente. Rendo noto che i nostri stipendi nel corso dell’anno non hanno avuto nessun incremento. Altresì saremmo curiosi di sapere su quali basi sia stato deciso un aumento tale che è ben lontano da qualsiasi aumento Istat calcolato sui beni di prima necessità nell’arco dell’anno. Certi di una risposta sia dalla parte politica che dalla parte dirigenziale, la ringraziamo per lo spazio concesso. bettimadoz@alice.it
La sua lettera affronta un problema che conosco e che mi è stato già evidenziato da altre famiglie. In effetti l’aumento della tariffa giornaliera per la mensa scolastica è importante. Nell’arco dell’anno scolastico stiamo parlando di un aumento di circa 180 euro: una bella cifra per il bilancio delle famiglie. Attendiamo spiegazioni dal Comune.