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Vi racconto un esempio della peggiore burocrazia

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

03 Dicembre 2014 - 11:45

Vi racconto un esempio della peggiore burocrazia

La prego gentilmente di dare voce alla protesta, non tanto contro il rincaro del gas e dell’energia elettrica, quanto contro un metodo degno della migliore (o peggiore?) burocrazia. In breve. Dopo 26 mesi mi viene recapitato il conguaglio della bolletta del gas che ammonta a euro 2.470,24. Scrivo alla società erogatrice una raccomandata con ricevuta di ritorno, chiedendo spiegazioni e allego un acconto di 500 euro per dimostrare la volontà di pagare. Mi si risponde facendo un dettagliato riferimento alle loro procedure e regole. Non persuaso dalle non risposte, riscrivo una seconda raccomandata, insistendo su due punti:
1) perché il conguaglio dopo 26 mesi?
2) perché il contatore del gas è ancora nell’abitazione (sono passati 40 anni!) non facilitando così la lettura da parte degli incaricati? Nessuna risposta. Neppure la buona educazione. Il 26 novembre arriva la raccomandata non con le risposte alle domande, ma con la motivazione: «Oggetto: Costituzione in mora e avviso di risoluzione contrattuale». Il gestore non risponde, al cittadino che ha sempre pagato vengono dati 20 giorni per adempiere e, di seguito, tutta una sfilza di penalità annesse e connesse, e non sono poche. Chiedo al numero verde di poter rateizzare la cifra ancora considerevole, quasi 2.000 euro.
Risposta: se avesse chiesto la rateizzazione prima della raccomandata del 26 novembre le rate sarebbero state maggiori, dopo la raccomandata solo tre rate. Spiacente! Questa è la pessima burocrazia, degna dei migliori governi assolutisti, neri e rossi.
P. F.
(Cremona)

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