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"Scienza per la pace". Incontro con Sonia Paone, Sociologa

Evento del ciclo "Quale scienza per quale società?"

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19 Novembre 2025 - 15:14

"Scienza per la pace".  Incontro con Sonia Paone, Sociologa
2025-11-21 15:30:00 2025-11-21 17:30:00 UTC "Scienza per la pace". Incontro con Sonia Paone, Sociologa Via Ugolani Dati, 4, 26100 Cremona CR, Italia

"Scienza per la pace", il 21 novembre conferenza al Museo.

L’associazione “Gli ex dell’Aselli”, presieduta da Clara Vailati, propone un nuovo incontro del ciclo Quale Scienza per quale Società?, programmato per l’anno 2025/2026.

Il tema scelto è particolarmente attuale: Scienza per la pace.

L’appuntamento è fissato per il 21 novembre alle 16.30 in Sala Puerari del Museo Civico di Cremona, in via Ugolani Dati 4, con ingresso libero.

A intervenire sarà Sonia Paone, professore associato di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio all’Università di Pisa e presidente del Consiglio Aggregato di Scienze per la Pace e Trasformazione dei Conflitti e Cooperazione allo Sviluppo. La docente, esperta nel campo delle implicazioni etiche, sociali, politiche, culturali e legali dei conflitti nei vari continenti, offrirà una riflessione approfondita sul rapporto tra scienza e costruzione della pace.

In un momento storico segnato da guerre e tensioni internazionali, l’incontro intende interrogarsi sul ruolo che la scienza può assumere nella prevenzione e nella comprensione dei conflitti, oltre che nella definizione di percorsi che facilitino il dialogo e il disarmo. La comunità scientifica, infatti, dispone di strumenti concettuali e operativi in grado di analizzare l’origine delle tensioni, le dinamiche che le caratterizzano e gli elementi strutturali che possono condurre a soluzioni pacifiche.

Il tema della guerra coinvolge numerosi ambiti del sapere: dall’economia, che studia trasformazioni spesso precorritrici dei conflitti, all’ingegneria e alle sue applicazioni tecnologiche in campo bellico; dall’informatica e dall’intelligenza artificiale, sempre più utilizzate negli scenari di guerra, alla medicina d’urgenza e ricostruttiva impegnate nel trattamento delle vittime. Anche la psicologia contribuisce a comprendere gli effetti della violenza sulle persone, mentre le scienze politiche e la diplomazia cercano soluzioni per favorire il disarmo e la gestione dei rapporti internazionali.

Accanto a queste discipline, anche campi apparentemente lontani dall’emergenza bellica, come la tutela del patrimonio artistico e culturale, l’archeologia, la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, così come il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, diventano fondamentali nei contesti di conflitto.

A essere coinvolte sono infine le scienze umane: filosofia, etica, linguistica e religioni continuano a interrogarsi sulle domande che da secoli attraversano la riflessione sulla natura umana e sulle sue attitudini. Si tratta di questioni che, nonostante il lungo percorso di studi, non hanno ancora trovato risposte definitive o universali.

La conferenza offrirà dunque un’occasione per analizzare in modo ampio e consapevole come la scienza possa contribuire alla costruzione di un futuro più pacifico.

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