Relazione di Chiara Persico sulla figura di Elsa Morante

Lunedì 10 marzo, alle 16, nella Sala conferenze della Società Filodrammatica Cremonese, nell'ambito dell'attività culturale dell'Università della Terza Età e del Tempo Libero "Luigi Grande" APS, Chiara Persico tratteggerà i caratteri di Elsa Morante, 'narratrice nata', una delle autrici più importanti del Novecento, la prima a vincere il premio Strega.

Legata alla casa editrice Einaudi, fu testimone acuta e libera del secolo breve e delle sue innumerevoli contraddizioni.

La sua parabola narrativa parte dalla Seconda Guerra Mondiale e arriva alla soglia degli anni Ottanta, fissando in romanzi e poesie la sua visione della realtà del XX secolo:“Bisogna sapere che io, per mia sorte, fui sempre di quelli che s’innamorano in modo eccessivo e inguaribile, e dei quali nessuno mai s’innamora".

Le principali opere della Morante, strettamente legate alla sua vicenda personale, verranno esaminate dalla relatrice seguendo le cosiddette “stanze di Elsa”, luoghi immaginari, ricreati nelle sue diverse dimore, in cui sono accumulati il suo bagaglio di letture, vastissimo ed eterogeneo, la sua capacità di rielaborare archetipi e modelli per creare il suo personalissimo stile e i suoi indimenticabili personaggi. Tutto ciò fa di lei una figura di intellettuale che modella la propria coscienza letteraria e la propria sensibilità umana nel corso delle esperienze della vita, a partire dal suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, uscito, grazie all'interesse di Natalia Ginzburg, per Einaudi nel 1948 e vincitore del Premio Viareggio.
Del 1957, invece, è la pubblicazione de “L’isola di Arturo” (Premio Strega) e del 1974 La Storia, uno dei romanzi più discussi del secondo Novecento.