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La storia di Chase

Il 'sopravvissuto' e amico di Shaq

Michele Talamazzi

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talamazzi@gmail.com

16 Marzo 2013 - 15:06

La storia di Chase

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Brian Chase finora ha giocato 7 partite in maglia Vanoli, segnando 9.3 punti col 45% da 3 e convincendo ma con riserve: ha segnato il canestro della vittoria al suo esordio a Bologna, ha giocato buone partite con Brindisi e Roma, ma ha steccato quelle con Caserta e Cantù.

Di certo è presto perché sia entrato nel cuore della gente: è un tipo schivo, di poche parole, fatto che per un'atleta americano può venire scambiato (spesso sbagliando) per supponenza o maleducazione. La sua voce, con timbro profondo, si sente tanto in campo e poco fuori, e il suo volto dimostra più dei 32 anni che ha.

Sembra abbia vissuto più d'una vita, e forse è davvero così. La sua storia è una delle più interessanti fra quelle passate da casa Vanoli, e merita di essere raccontata.

“Ciò attorno a cui sono cresciuto non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico”. Nel 1994 i Washington Wizards della Nba si chiamavano ancora Bullets. Letteralmente 'pallottole', ed anche se il nickname fu adottato anni prima quando la squadra era a Baltimore, calzava tristemente a pennello: Washington, D.C. era una delle città con il tasso di criminalità più alto di tutti gli States.

La famiglia in cui cresce Brian non è la più candida: “Solo mio nonno non aveva a che fare con la droga” racconta lui, che non aveva ancora messo piede al liceo e già doveva badare a due fratelli ed una sorella. A tenerlo lontano dai guai, una coscienza più lucida e matura, ispirata dagli amici più grandi, e lo sport. Football americano e poi basket, col quale fu amore a prima vista.

Nel 1994 però Chase rischiò di non praticare alcun sport: in una giornata d'agosto, alle porte della stagione di football, lui e tre suoi amici vengono raggiunti da colpi di pistola davanti a casa. Non c'è un movente, se non l'odio tra quartieri rivali e poveri, dove la violenza è all'ordine del giorno. “Per fortuna erano dei cattivi tiratori, e nessuno morì” dice lui, che si trovò un proiettile nella coscia. Sempre per fortuna, dopo un mese in carrozzina ed un altro a zoppicare, Chase torna in campo.

Lo sport diventa la sua via d'uscita, e gli amici più grandi non mancano di ricordarglielo. “Se saltavo un allenamento o una lezione a scuola, mi picchiavano”.

Intanto, per essere più “politically correct”, i Bullets nel 1997 diventano Wizards, i maghi. Ma non basta certo per eliminare la violenza. Nell'estate 2008 un altro Chase viene colpito a fuoco: è il fratello minore di Brian, che muore 19enne. “Quello è stato il periodo più duro della mia vita, più dell'infanzia”.

Come tanti, dopo il college (Virginia Tech) Chase non trova posto in Nba. Vira sulle leghe minori e le fa passare tutte ma l'occasione vera gli capita d'estate a due passi da casa. A giugno la Goodman League è il torneo estivo più importante della capitale e come spesso avviene diventa un fatto di costume. A Barry Farms, il sobborgo teatro del torneo, si mischiano leggende di strada e giocatori Nba come Kevin Durant, John Wall, Michael Beasley e Gilbert Arenas, o artisti famosi come il rapper Chris Brown. Chase lì è conosciuto come '2 Fast 2 Furious' o 'Grand Theft Auto', soprannomi entrambi ispirati dalla sua velocità con la palla in mano.

Nel 2007 Chase avrebbe fatto quasi sicuramente il training camp con Washington dell'amico (e compagno di squadra alla Goodman) Arenas, con cui non mancava di allenarsi anche 1 vs 1 a tempo perso. Ma in quel giugno a Barry Farms fra gli spettatori c'era nientemeno che Shaquille O'Neal: Shaq vede Chase, ne rimane folgorato e chiama il presidente di Miami Pat Riley dicendogli che devono assolutamente prenderlo. Gli Heat lo firmano il 25 settembre con un biennale da 1.4 milioni di dollari non garantito, ma gli infortuni in prestagione dello stesso Shaq e di Wade spingono Riley a cercare veterani (saranno Ricky Davis e Mark Blount) e liberare contratti come quello di Chase.

Il 29 ottobre di quell'anno il suo sogno Nba finisce così. Torna in D-League, e dalla primavera 2008 inizierà a girare l'Europa.
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