L'ANALISI
LA GUERRA DI PUTIN. VIDEO TESTIMONIANZA
31 Marzo 2022 - 14:40
LEOPOLI - Raul Caso, cremonese, campione italiano di Lotta Under 17, si trovava a Leopoli per una gara internazionale la mattina in cui è iniziata la guerra in Ucraina con il bombardamento di Kiev. Le sirene sono suonate anche a Leopoli ed è iniziata subito l’odissea per percorrere i 60 chilometri che lo separavano dal confine polacco. Prima un taxi, poi un bus, poi a piedi lungo l’autostrada. Infine 4 ore di attesa alla frontiera polacca prima della salvezza. Nella video testimonianza la sintesi del viaggio-odissea del giovane cremonese per mettersi in salvo.
La testimonianza dell'atleta: «Eravamo partiti per fare una gara in Ucraina il 19 febbraio. Ci avevano detto di partire tranquilli perché la situazione non sembrava destare particolari preoccupazioni. A Leopoli poi abbiamo gareggiato il 21 e il 22. Abbiamo richiamato l'ambasciata per avere aggiornamenti, visto che se fosse stato possibile ci saremmo fermati fino al sabato per allenarci e abbiamo avuto un nuovo via libera. La mattina dopo però, ci siamo svegliati col bombardamento di Kiev... Le sirene hanno iniziato a suonare anche a Leopoli e noi abbiamo subito organizzato il rientro. Eravamo a 60 km dal confine polacco quindi inizialmente non ci siamo preoccupati molto, invece è stata un'odissea durata 13 ore. Per un tratto abbiamo anche camminato lungo l'autostrada».
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