L'ANALISI
27 Ottobre 2021 - 21:45
CREMONA - L’accento ormai è tipicamente toscano, per la precisione livornese, visto che si è trasferito lì con la famiglia quando aveva soli 3 anni, ma le origini, rimangono totalmente cremonesi. Raul Caso, 16 anni, è un campione di lotta libera. A livello italiano nessuno lo batte ormai da anni, è stato vice campione europeo e ha ottenuto un ottimo quinto posto ai mondiali. Ma per lui è solo l’inizio. 'Iil cuore è vicino a Cremona. La mia nonna è ancora lì e io vengo molto spesso a trovarla».
Sedici anni, un talento straordinario per la lotta. 'Ho iniziato a fare sport quando avevo tre anni con tanta passione. Ho iniziato con il rugby e due anni dopo, ho aggiunto anche il karate. A 10 anni, però, mi ero stancato di questa arte marziale perché per la mia età non si potevano fare combattimenti e io volevo qualcosa di più fisico. Con il rugby sono andato avanti, ma intanto ho provato la lotta. Mio papà conosceva il maestro Igor Nencioni, che è diventato il mio allenatore e così ho iniziato con questa disciplina. È stato amore a prima vista. Dopo lo stop per Covid in Italia ho rivinto subito il campionato italiano, perchè qui nella mia categoria non c’è nessuno più forte, ma essendomi mancato per mesi il confronto con gli atleti stranieri, agli Europei sono uscito al secondo incontro. Molto male. Ma me lo aspettavo. A maggio 2021 invece, ho partecipato ai campionati italiani Juniores Under 20 e li ho vinti da 16enne. Subito dopo ho vinto anche quelli Under 17. Nonostante gli Europei siano andati male però, ho ottenuto comunque la convocazione in Nazionale per i Mondiali di Budapest a luglio. E quelli non sono andati affatto male. Sono arrivato quinto assoluto. Il sogno? La risposta è molto facile: sicuramente l’Olimpiade'.
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