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CremonaJazz: all’MdV il tempo si è fermato

Atmosfera magica all’Auditorium: Pieranunzi rende omaggio a Gershwin e ad Ellington

Luca Muchetti

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25 Maggio 2024 - 08:43

CREMONA - Gli sfavillanti anni del jazz classico orchestrale si sono materializzati ieri sera al Museo del Violino per la penultima serata di CremonaJazz 2024. Le note caleidoscopiche del pianoforte di Enrico Pieranunzi hanno reso omaggio a due fra i più grandi autori e musicisti del Novecento: George Gershwin e Duke Ellington.

Incorniciato da un’imponente formazione composta da Cristiano Arcelli, Michele Polga e Rossano Emili al sax, Glauco Benedetti alla tuba, Mattia Romano al banjo, Carlo Bavetta al contrabbasso, Alessandro Paternesi alla batteria e l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Michele Corcella, Pieranunzi ha portato indietro le lancette dell’orologio tornando ai fasti di una stagione irripetibile.

pieranunzi

Il pianista Enrico Pieranunzi

Si torna infatti nella New York degli anni Venti e Trenta con un primo set di composizioni del grande Gershwin (Lullaby, l’intramontabile Rhapsody in Blue, Sweey and Low-Down e Fascinating Rhythm) e quindi - avanzando fino ai decenni centrali del secolo scorso - con le atmosfere più tipiche della musica del ‘Duca’ Edward Ellington (Heaven, un Duke Ellington Medley per pianoforte solo e Caravan, per arrivare all’omaggio ad Ellington con la composizione originale di Pieranunzi intitolata Duke’s Dream. Una messa in scena ricchissima e spettacolare, qua e là illuminata da brevi spiegazioni e aneddoti raccontati dal pianista, uno dei musicisti tra i più versatili della scena musicale europea, nella cui particolarissima avventura sonora jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra.

Al suo fianco, alla direzione, c’è Michele Corcella, che dopo la laurea al DAMS, con una tesi sulle colonne sonore di Duke Ellington, dello stesso gigante americano del jazz è divenuto uno dei massimi esperti. Il tutto sostenuto dai suoni perfetti dell’Orchestra Filarmonica Italiana, formazione che attesta oggi una significativa presenza nei maggiori enti lirici e teatri nazionali e per svariate manifestazioni musicali trasmesse dalla RAI, dalla Rete Vaticana ma anche in mondovisione.

CremonaJazz si prepara ora al gran finale, previsto per venerdì alle 21 in compagnia di una delle voci jazz italiane più belle e affascinanti, quella di Simona Molinari con Claudio Filippini al pianoforte, Egidio Marchitelli alle chitarre, Nicola Di Camillo al basso elettrico, Fabio Colella alla batteria e chitarra, Stefano Del Vecchio al sound eng.

Il concerto è un viaggio che Simona Molinari fa prendendo lo spettatore per mano e conducendolo, attraverso le sue canzoni e la sua musica, dentro i tempi densi della vita: quello dell’innamoramento, quello della passione, quello degli inganni, quello del disincanto, quello dell’amore, quello dell’impegno.

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