L'ANALISI
20 Giugno 2025 - 05:30
CREMA - Uno scontro tra due bande, una delle quali sembra avere il controllo in città del mercato delle bombolette di Exotic Whip, contenenti protossido di azoto, spesso definito gas esilarante, una droga ricreativa ampiamente riconosciuta, soprattutto tra i giovani. È quanto è accaduto l’altra notte nel quartiere di San Bernardino, richiamando l’attenzione dei residenti, qualcuno buttato giù dal letto dagli schiamazzi senza risparmio di decibel, sotto le proprie finestre.
A raccontare l’accaduto è un cittadino che chiede di rimanere anonimo per paura di ritorsioni: «L’altra notte si sono scontrate due bande, una delle quali abita in via Vittorio Veneto e vende le bombolette, che si vedono spesso arrivare in grandi quantità. A un certo punto sono giunti sul posto altri giovani a sostegno di una delle due bande. C’è stato un violento litigio, con ragazzi che urlavano per la strada. Da quanto si è capito, hanno dei conti in sospeso tra di loro. È una situazione molto difficile per chi abita in queste case popolari. Ci sono persone anziane e malate, che non ne possono più. Sono state avvisate le forze dell’ordine, ma quando sono arrivate, i ragazzi erano già andati via, salvo poi ritornare più tardi».
Quello degli schiamazzi notturni non è l’unico problema che i residenti segnalano: «Lasciano immondizia un po’ ovunque e provocano dei danni. Abbiamo anche telefonato all’Aler, che ci ha detto di fare una segnalazione scritta».
Che il fenomeno dell’Exotic Whip si stia allargando è un dato di fatto. Le segnalazioni di queste bombolette vuote trovate in varie zone della città si moltiplicano. Dopo le prime, avvenute nei giardinetti delle case popolari di piazza Di Rauso a Santa Maria e di via Vittorio Veneto nel quartiere di San Bernardino, ne sono state ritrovate anche nei giardini di fronte alla stazione ferroviaria, nei pressi del liceo Racchetti-da Vinci e in altri parchi pubblici della città. Un segnale questo che indica come il consumo stia diventando sempre più frequente.
La popolarità di questa nuova ‘droga’ è dovuta alla sua convenienza a livello economico e al facile accesso online. Tuttavia, l’uso cronico può portare a gravi problemi neurologici, derivanti da una carenza funzionale di vitamina B12. I sintomi principali includono danni al midollo spinale, danni ai nervi e anomalie comportamentali. Il suo utilizzo è aumentato notevolmente dalla fine del lockdown per il Coronavirus, ma in città ha fatto la sua comparsa in maniera visibile soltanto negli ultimi mesi.
In via Vittorio Veneto, come detto, c’è un appartamento nel quale vengono stoccate grandi quantità di queste bombolette, in attesa di essere vendute. Il protossido d’azoto ha una varietà di usi medici, industriali, commerciali e scientifici legittimi. Questo gas incolore, e quasi inodore, più pesante dell’aria è stato scoperto nel Settecento. Da oltre 200 anni è usato anche per i suoi effetti psicoattivi: sensazioni di euforia, rilassamento e distacco. Nell’ultimo periodo si è registrato un forte aumento di questo uso ricreativo. Lo ‘sballo spray’ è ormai diffuso in tutto il territorio.
Nei giorni scorsi il Comune di Pandino, ad esempio, ha lanciato una campagna social del Comune per raggiungere innanzitutto i più giovani, con un’accorata raccomandazione: «È solo un palloncino. Un attimo di euforia. Poi il buio. Il protossido di azoto si presenta come un gioco, ma spegne i neuroni. Inganna la mente. Lascia il corpo senza forze. È facile da trovare. Costa poco. Ma può costare tutto».
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