L'ANALISI
25 Febbraio 2024 - 05:20
CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: la protagonista è la dottoressa Antonella Laiolo, direttore della Struttura complessa Vaccinazioni e Sorveglianza malattie infettive dell’Asst di Cremona.
Pneumococco, di che cosa si tratta?
«È un batterio capsulato, abbastanza rognoso e diffuso, il principale coinfettante di situazioni che iniziano come un’infezione virale anche banale soprattutto a livello delle vie aeree. Quindi quando si dice “è iniziata come un’influenza, poi si è sovrapposta la forma batterica”, nel 50% dei casi è lo pneumococco. Sinusiti, otiti, bronchiti, polmoniti sono le manifestazioni legate a questo batterio. Da tenere presente, poi, che negli ultimi anni questo germe è diventato sempre più resistente agli antibiotici più forti, anche quelli di ultima generazione».
Quali sono i sintomi?
«Se l’infezione è a livello respiratorio, nel caso di bronchite si manifesterà con una tosse produttiva che stenta a guarire; nel caso di polmonite, oltre alla tosse, si avranno febbre, difficoltà respiratoria, fino al versamento polmonare. Se il germe determina otiti o sinusiti i sintomi saranno dunque a carico dei seni paranasali e dell’orecchio».
Quali sono le categorie a rischio?
«Si è visto che l’incidenza delle infezioni e delle sovrainfezioni da pneumococco aumenta con l’età, ossia sopra i 65 anni. Ci sono poi categorie di patologie croniche che sono suscettibili a queste sovrainfezioni come diabete, cardiopatia cronica, broncopneumopatia, immunodepressione, insufficienza renale o epatica, ma anche i portatori di impianto cocleare. La forma di malattia invasiva da pneumococco arriva alla sua estrema manifestazione con la meningite e la sepsi».
Qual è il trattamento?
«Come per tutte le forme batteriche è l’antibiotico. Ma questo batterio capsulato è sempre più resistente, come se avesse una corteccia, uno scudo protettivo che lo protegge».
Quali sono le armi a disposizione della prevenzione?
«Il vaccino per lo pneumococco è stato recentemente aggiornato, non è vivo, funziona molto bene, è consigliato appunto agli over 65 anche sani e a tutti coloro, dai 2 anni in su, che hanno una patologia cronica».
La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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