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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Diabete, complicanze pericolose

Il dottor Sergio Di Lembo, responsabile del Centro diabetologico: «La glicemia alta può creare danni a carico del sistema cardiovascolare, ai reni, all'occhio e ai nervi»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

12 Novembre 2023 - 05:20

CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: il protagonista di questa puntata è il dottor Sergio Di Lembo, responsabile facente funzioni del Centro diabetologico dell’Ospedale di Cremona.

Che cos’è il diabete?
«Il diabete è una malattia metabolica che si caratterizza per la presenza di elevate concentrazioni di glucosio, che possono causare danni all’organismo. È un difetto, dunque, dell’insulina, ormone prodotto dal pancreas, sia quantitativo sia qualitativo. Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1 dipende da un difetto quantitativo, ossia manca l’insulina che serve ad abbassare nel sangue i valori di zucchero. L’insulina somministrata diventa per i pazienti una terapia salvavita. Il diabete di tipo 2 dipende da un’insulina che non funziona come dovrebbe».

Quali sono i sintomi principali?
«Il diabete nella fase iniziale non dà sintomi. Deve esserci uno scompenso glicometabolico, ossia valori di glicemia talmente rilevanti da dare manifestazioni specifiche che sono poliuria (minzione frequente e abbondante), polidipsia (aumento della sete), polifagia (aumento dell'appetito). Paradossalmente un’iperglicemia, visto la comparsa dei sintomi, può essere subito corretta. Al contrario, una glicemia leggermente superiore ai valori massimi di tolleranza ma mantenuta per lunghi periodi può fare gravi danni. Il diabete si cura perché la glicemia alta porta gravi danni all’apparato circolatorio, provocando macroangiopatie (infarto, ictus eccetera), microangiopatie a carico dell’occhio e dei reni, e problemi ai nervi».

Come avviene la diagnosi?
«Un esame importante è l’emoglobina glicata, che fornisce l’andamento del diabete in un lasso di tempo definito, in generale un trimestre. Un altro strumento importante è il monitoraggio glicemico domiciliare, con i valori trasmessi al nostro ambulatorio che ci permettono di valutare l’efficacia della terapia».

Come vengono seguiti i pazienti al Centro diabetologico?
«Non solo si affronta la malattia diabetica, ma si controllano tutti gli effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare, dei reni, dell’occhio, dei nervi, predisponendo periodicamente esami specifici».

Quali sono le terapie in campo?
«Si cura il diabete soprattutto per prevenire e curare le temibili conseguenze. I farmaci di oggi vanno proprio in questa direzione, non sono una condanna, un handicap ma un valido aiuto per la qualità di vita del paziente».

La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona — può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.

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