L'ANALISI
15 Ottobre 2023 - 05:20
CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: il protagonista di questa puntata è il dottor Giovanni Vito, responsabile di Oculistica dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore.
Giovedì scorso è stata la Giornata mondiale della vista. Tante le iniziative promosse dalla sezione cremonese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (UICI) che ha aderito alla campagna promossa dalla sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia Onlus) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). L’obiettivo, dunque, è fare prevenzione.
Che cos’è il glaucoma?
«Il glaucoma è una malattia dell’occhio che nel tempo provoca il depauperamento di alcune cellule contenute all’interno del tessuto retinico. Il risultato nel tempo è la graduale riduzione della capacità visiva, prima nella parte periferica e poi in quella centrale. È una malattia subdola perché al suo esordio non si manifesta con sintomi caratteristici. Ecco perché è importante fare prevenzione».
Quali sono i sintomi?
«All’inizio sono appunto molto lievi o addirittura assenti e all’esordio la riduzione del campo visivo viene percepita solo attraverso esami strumentali».
Quali sono i fattori di rischio?
«È una malattia multifattoriale laddove la genetica gioca un ruolo importante. Ma anche la pressione elevata all’interno dell’occhio è un fattore importante nell’evoluzione della malattia».
Come avviene la diagnosi?
«Avviene attraverso una visita oculistica laddove in base a un’anamnesi e a un esame obiettivo sospetto si procede con altri approfondimenti come l’OCT (Tomografia Oculare Computerizzata, ndr)».
Come si cura il glaucoma?
«La malattia prevede un’unica terapia, quella ipotonizzante, che serve appunto a ridurre la pressione dell’occhio. In questo modo il depauperamento delle cellule, se pur fragili, si riduce sensibilmente. La valutazione del campo visivo serve a monitorare nel tempo la malattia e comprendere se è in evoluzione e con quale velocità sta progredendo».
È importante dunque la prevenzione.
«La prevenzione è l’unica cosa utile che si può fare per il glaucoma perché scoprire la malattia quando ormai c’è una sintomatologia conclamata in termini terapeutici è fortemente riduttivo. Una volta che il danno c’è non si può annullarlo. Quindi, possiamo suggerire a chi ha famigliarità con il glaucoma di fare delle visite oculistiche periodiche, almeno una volta all’anno».
La rubrica — in collaborazione con l’Asst Cremona — può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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