L'ANALISI
13 Agosto 2023 - 05:20
CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: il protagonista di questa puntata è il dottor Giovanni Astuto, infermiere specialista in accessi vascolari dell’Asst di Cremona.
Che cos’è il Picc Team?
«Il Picc Team è un ambulatorio che si prende cura del paziente fornendo un servizio deputato a impiantare accessi venosi che risponde alle esigenze della persona. Impiantiamo dispositivi differenti quali cateteri a breve termine o a lungo termine che devono rimanere in sede per alcuni mesi o addirittura un anno. Un servizio, dunque, che consente al paziente di proseguire le cure senza continue punture e senza il depauperamento del patrimonio venoso, un bene inestimabile».
Che cosa s’intende quindi per Picc?
«Il Picc (Peripherally inserted central catheter, ndr) è un catetere centrale a inserzione periferica, ossia un piccolo catetere che entra nel braccio e arriva fino all’imbocco cardiaco. In questa sede possono essere infusi tutti i tipi di sostanze, permettendo così un’infusione sicura».
Come si diventa infermiere Picc Team?
«Per quanto mi riguarda con la formazione sul campo, ma anche seguendo un master universitario post base che mi ha dato le nozioni per applicare la teoria alla tecnica specifica».
Chi accede al servizio Picc Team?
«I pazienti che accedono al servizio hanno differenti problematiche da risolvere. Negli anni, poi, c’è stata un’evoluzione dei dispositivi e delle tecniche di impianto, che hanno consentito di impiantare questi cateteri in sicurezza. Si tratta di pazienti già ricoverati in ospedale, di solito appunto con un patrimonio venoso scarso, ma anche di persone che hanno bisogno di terapie ambulatoriali - come quelle chemioterapiche oppure trasfusionali -, ma anche di proseguire le cure al proprio domicilio».
I vantaggi?
«I vantaggi sono molteplici perché basta appunto una sola puntura, risparmiando così lo stress quotidiano al paziente e garantendo continuità terapeutica, sicurezza e riducendo le complicanze. È un dispositivo, infatti, molto gradito dalle persone. La procedura d’impianto non è particolarmente dolorosa. I pazienti ricoverati se trasportabili vengono portati in ambulatorio per l’impianto, altrimenti mi sposto io in reparto. Per gli esterni viene fatto in regime ambulatoriale e una volta avuta conferma del corretto posizionamento può essere immediatamente utilizzato».
La rubrica — in collaborazione con l’Asst Cremona — può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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