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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Migliorare le condizioni di salute della popolazione: a questo serve il sistema qualità

La dottoressa Riviera dell'Asst di Cremona: "Erogazione di terapie, servizi diagnostici e assistenziali, presa in carico del paziente, lavoriamo per risolvere le criticità in un'ottica sempre rivolta all'utente"

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

21 Maggio 2023 - 05:25

CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica «Il medico risponde»: la protagonista è la dottoressa Anna Riviera, assistente sanitaria e referente Qualità aziendale della UOS Qualità e Risk management dell’Asst di Cremona.
«La qualità in ambito sanitario è una caratteristica essenziale e fondamentale dell’assistenza sanitaria, l’obiettivo che ogni professionista deve tenere in considerazione durante le sue funzionalità a livello operativo. Lo scopo generale è il miglioramento continuo del processo a livello aziendale».

E poi: «Pianifichiamo le nostre attività lavorative, supportiamo i nostri referenti qualità, tutto con la finalità di ridurre il rischio del processo». Un ciclo continuo perché il miglioramento dell’organizzazione è sempre in fase di evoluzione. E ogni organizzazione sanitaria è obbligata per legge alla costruzione-evoluzione del proprio sistema qualità interno.

«Come ufficio qualità fungiamo da supporto ai referenti sanitari e non sanitari per il controllo del proprio processo interno di sistema e gestione di qualità» chiarisce la dottoressa Riviera. «Abbiamo due strumenti fondamentali a supporto della nostra attività, l’indicatore e il monitoraggio che può essere semestrale o annuale a seconda della scelta di ogni organizzazione. Tutto è volto al miglioramento della prestazione sanitaria».

Gli indicatori possono essere strutturali (numero posti letto, numero apparecchiature), di processo ossia che analizzano la corretta presa in carico del paziente a livello assistenziale (per esempio la sua identificazione all’ingresso e all’uscita dalla struttura). Il terzo indicatore è quello di esito e risultato che analizza la prestazione erogata (se la cura ha funzionato) in un’ottica sempre rivolta all’utente.

«Gli indicatori ci permettono di capire l’andamento temporale del processo» spiega la dottoressa Riviera.

Con l’arrivo del nuovo ospedale l’ufficio qualità sarà in prima linea: «Dovremo riorganizzare quei processi trasversali che ad oggi sono individuati a livello strutturale, dall’accettazione del paziente alla presa in carico. Dovremo così supportare tutti i direttori nella gestione della loro qualità interna. Ci sarà poi una costruzione e un’implementazione dei percorsi diagnostici, assistenziali e terapeutici integrandoli con la rete territoriale».

La rubrica - in collaborazione con l’Asst di Cremona - può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.

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