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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Cure palliative: «Alleanza con la persona per alleviare le sofferenze»

Il dottor Rolano, medico Accd all'interno dell'Unità operativa dell'Asst di Cremona: «Il nostro intervento a domicilio, ci tengo a sottolinearlo, non sostituisce altri interventi. E' importante l'umanizzazione delle cure.»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

28 Maggio 2023 - 05:20

CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: il protagonista è il dottore Dario Rolano, medico Accd (Associazione Cremonese per la Cura del Dolore) all’interno della UO di Cure palliative dell’Asst di Cremona.

Oggi è la Giornata nazionale del sollievo e il tema di quest’anno sono le cure palliative, l’umanizzazione della cura così come sottolinea il dottor Rolano: «In questa ricorrenza c’è tutto il tema che riguarda il prendersi cura delle persone fragili. Una materia che abbraccia una gran fetta di popolazione, non solo persone oncologiche ma tutti coloro che sono anche in un momento temporaneo di fragilità. Umanizzare la cura, ossia renderla umana, è un tema che dovrebbe far parte di ogni settore della nostra medicina, a maggior ragione in un settore come il nostro nel quale ‘abbracciamo’ le persone fragili in un loro percorso».

Le cure palliative non sono solo farmacologiche, ma sono volte a migliorare il più possibile la qualità della vita del malato riducendo sofferenza e dolore. Sono costituite da prestazioni professionali di tipo medico, infermieristico, riabilitativo, sociale e psicologico.

Quando vengono attivate le cure palliative?
«Quando le persone stanno attraversando un periodo di vita difficile il nostro team le affianca, le supporta, si preoccupa di loro, in quel tragitto che devono affrontare, alleviando le sofferenze che la vita ci mette davanti».

Com’è articolata l’attività domiciliare di cure palliative e chi può usufruirne?
«Sono rivolte a malati oncologici terminali, ma anche a quelle persone che stanno ancora facendo trattamenti - chiarisce il dottor Rolano -. Ci prendiamo cura anche della persona grande anziana. Effettuiamo, poi, consulenze per persone al proprio domicilio per valutare se serve una terapia analgesica. Il team che va a casa è costituito da medico e infermiere, poi si sommano altri operatori come l’ausiliaria, la fisioterapista, la psicologa e l’assistente sociale. Si crea così un’équipe, la stessa che opera all’interno dell’hospice, abbracciando quasi tutto il territorio cremonese, da Soresina fino a Casalmaggiore».

Come avviene l’attivazione?
«È per lo più il medico di medicina generale che si accorge che il proprio assistito necessita di un nostro intervento, ma può essere anche l’oncologo, un famigliare, un infermiere di famiglia o dell’assistenza domiciliare. Il nostro intervento a domicilio, ci tengo a sottolinearlo, non sostituisce altri interventi. Creiamo una sorta di alleanza con le persone e i famigliari. Ed è assolutamente indispensabile che a casa ci sia un caregiver senza il quale non si può fare cure palliative domiciliari».
La rubrica - in collaborazione con l’Asst di Cremona - può essere ascoltata sul sito del giornale (www.laprovinciacr.it) e sul suo canale YouTube.

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