L'ANALISI
30 Luglio 2023 - 05:25
CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica ‘Il medico risponde’: il protagonista di questa puntata è il dottor Angelo Fornaro, direttore della UO di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore.
Qual è il ruolo dell’UO di Anestesia e Rianimazione da lei diretta?
«La nostra Terapia intensiva, che fa parte della UO di Anestesia e Rianimazione, ha come obiettivo quello di dare supporto alle patologie affrontabili nel nostro presidio come insufficienze respiratorie o sepsi, grazie alla strumentazione e al personale, con ventilatori, macchine infusive, senza tralasciare la terapia dialitica».
E poi: «La nostra Terapia intensiva da supporto anche per i pazienti post operati di una certa complessità e con tratti di fragilità importante, sia per l’Ortopedia sia per la Chirurgia e la Ginecologia. Diamo supporto anche a pazienti afferenti da strutture adiacenti alla nostra Asst. È sempre più importante la nostra presenza per i trasporti cardiologici».
Quale supporto garantisce la Rianimazione?
«La nostra Terapia intensiva è dotata di tutti i macchinari e ventilatori per il sostegno del sistema cardiovascolare e per i pazienti in insufficienza renale grave. Un supporto sia per i residenti del territorio, che per i pazienti post operati, visto che la sala operatoria non ha una ‘recovery room’».
Qual è il supporto che dà alle due chirurgie?
«I pazienti particolarmente complessi e fragili vengono a fare nella Terapia intensiva il post operatorio, garantendo loro così tutte le funzioni vitali e di supporto».
Che cosa garantisce l’UO oltre alla Terapia intensiva?
«Nel presidio ospedaliero, la mia Unità operativa di Anestesia e Rianimazione garantisce il quotidiano svolgere di due sale operatorie, Ortopedia e Chirurgia, oltre ovviamente la sala operatoria dell’Oculistica e della Ginecologia. Il percorso prevede una visita pre operatoria in pre ricovero in giornate stabilite. Se i pazienti dovessero avere delle patologie si effettuano delle consulenze con altri specialisti».
Nello specifico qual è il supporto che date alla Cardiologia?
«Negli ultimi tempi, vista anche la carenza del personale, si è reso necessario il supporto di noi rianimatori nei trasporti dei pazienti presso l’hub di Cremona, oltre al posizionamento di pacemaker e alla sedazione nella cardioversione necessaria nell’attività quotidiana dei nostri colleghi cardiologi».
La rubrica — in collaborazione con l’Asst Cremona — può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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