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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

C'è modo e modo di lavarsi le mani: procedura semplice anti-infezioni

Il dottor Angelo Pan, direttore della UO di Malattie infettive dell'Ospedale di Cremona: «La soluzione idroalcolica va utilizzata dopo il lavaggio con acqua e sapone necessario quando lo sporco è evidente»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

30 Aprile 2023 - 05:20

CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica «Il medico risponde»: il protagonista è il dottor Angelo Pan, direttore della UO di Malattie infettive dell’Ospedale di Cremona. «La correlazione igiene delle mani e infezioni l’ha scoperta Ignác Semmelweis nel 1847 a Vienna. Era un ostetrico che lavorava nell’ospedale austriaco più importante. Si accorse che nelle due cliniche di Ostetricia, una gestita da medici e studenti e l’altra dalle ostetriche, c’era una differenza notevolissima nel numero di morti per sepsi puerperale delle donne che avevano appena partorito».

La mortalità era nell’ordine dell’1-2% nella clinica gestita dalle ostetriche e saliva al 7-8%, ma anche fino al 20% circa, nella clinica gestita dai medici. «Questo perché i medici avevano cominciato a fare le autopsie e andavano direttamente dalla sala autoptica alla sala parto lavandosi le mani con acqua e sapone, non sufficienti a eliminare i germi che possono colonizzare le mani» chiarisce il dottor Pan. «È ancora oggi importantissimo per un ospedale, nell’ottica della prevenzione delle infezioni, il lavaggio delle mani in modo adeguato perché si possono passare da un paziente all’altro germi, a volte anche multi resistenti agli antibiotici». In Europa un paziente su 20 circa ricoverato acquisisce un’infezione correlata all’assistenza.

Due le categorie di igiene delle mani: quella da eseguire in ospedale e quella nella vita di tutti i giorni: «In ospedale è una procedura assistenziale che ha delle regole precise, da eseguire prima e dopo ogni contatto con i pazienti - spiega il dottor Pan -. Si prende un po’ di soluzione idroalcolica, la si fa passare tra le mani pulendosi bene i polpastrelli, i palmi, le dita, fino ai polsi».

Il disinfettante mani deve essere usato dopo aver lavato le mani con acqua e sapone, soprattutto se risultano visibilmente contaminate da particelle di sporco.

Il 5 maggio è la Giornata mondiale dell’igiene delle mani: «L’OMS ha istituito questa ricorrenza che ha l’obiettivo di sensibilizzare tutto il personale sanitario, ma più in generale tutta la popolazione, all’igiene delle mani, una semplicissima procedura fondamentale per ridurre le infezioni negli ospedali».

I 5 MOMENTI DELL'IGIENE DELLE MANI

  1. Prima di toccare il paziente. 
  2. Prima di una pulizia o procedura asettica.
  3. Dopo il rischio di esposizione a fluidi corporei.
  4. Dopo aver toccato il paziente.
  5. Dopo aver toccato le superfici nell'area del paziente.

La rubrica - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista e può essere ascoltata sul sito del giornale o sul suo canale YouTube.

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