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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Mononucleosi, serve riposo: stop all'attività fisica per un mese

La malattia infettiva colpisce i più giovani. La dottoressa Dalzoppo: " Spesso lascia stanchezza e spossatezza. Può causare l'ingrossamento della milza. Attenzione agli sport dove c'è contatto fisico"

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

03 Luglio 2022 - 05:20

CREMONA - Torna l’appuntamento settimanale con la rubrica «Il medico risponde». Protagonista di questa puntata è la dottoressa Sarah Dalzoppo, medico infettivologo dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Ospedale di Cremona.
«La mononucleosi infettiva è una malattia piuttosto frequente causata dal virus Epstein-Barr che appartiene alla famiglia degli Herpes - spiega la dottoressa Dalzoppo -. E colpisce prevalentemente la fascia d’età bambini, adolescenti e giovani adulti. È un’infezione ubiquitaria - che in genere si auto-risolve - presente praticamente in tutto il mondo».

LA MALATTIA DEL BACIO


La mononucleosi è nota come la malattia del bacio: «È così definita a causa delle sue modalità di trasmissione - sottolinea la dottoressa Dalzoppo -. Il virus Epstein-Barr si trasmette attraverso la saliva, quindi anche con il bacio. Va detto che la trasmissione non è così facile perché deve proprio esserci un contatto ravvicinato. Certamente anche lo scambio di borracce o bottigliette d’acqua fra amici può essere causa della trasmissione».


I sintomi della mononucleosi sono inizialmente abbastanza comuni a tante infezioni virali: febbre, ingrossamento dei linfonodi e faringite. Nei bambini può spesso essere asintomatica, negli adolescenti può avere una sintomatologia abbastanza importante: «Talvolta anche al risolversi dei sintomi più comuni - chiarisce il medico infettivologo - permane una stanchezza che può durare settimane e in alcuni casi anche mesi rendendo difficoltosa la ripresa dell’attività quotidiana, come tornare a scuola o ricominciare lo sport. Questo senso di spossatezza può durare a lungo».

LA RACCOMANDAZIONE DEL MEDICO


Una raccomandazione del medico: «La malattia può causare l’ingrossamento della milza che di per sé non è un problema, ma una milza un po’ ingrossata può più facilmente andare incontro a una rottura. Quindi è consigliato da tutte le linee guida un riposo di almeno 3-4 settimane con l’astensione dell’attività fisica soprattutto di quelle che implicano un contatto fisico».

La video rubrica dedicata alla salute - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista. Informazioni sull’Unità operativa di Malattie infettive sul sito (www.asst-cremona.it).

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