SOS ACQUA
CORTE D'ASSISE DI BRESCIA: IL VIDEO
04 Aprile 2022 - 12:11
BRESCIA - E' in corso dinanzi alla Corte d’Assise il processo a carico del medico cremonese Carlo Mosca, 49enne di Cremona, ex primario di Montichiari, accusato di aver somministrato farmaci letali a pazienti Covid. Si sono costituiti come parte civile i familiari delle tre vittime. Nell'udienza di oggi, il dottor Mosca si vuole difendere dalle accuse che gli sono state mosse. "Nessuno dei pazienti è stato abbadonato al suo destino", ha dichiarato alla giuria.
Il caso Natale Bassi. «Era in emergenza respiratoria: aveva pochi minuti di vita, o lo intubi o muore. Non puoi aspettare che dal quarto piano arrivi il rianimatore. Per salvarlo - ha detto Mosca - mi sono giocato tutte le carte che avevo».
«Non metto in discussione che sia stato trovato il Propofol nel corpo del paziente Angelo Paletti durante l’autopsia, ma non so darmi spiegazione. Alla mia presenza non è stato usato il Propofol, non si è somministrato, qualcuno ce lo ha messo. A mia insaputa chiunque poteva utilizzarlo, magari qualcuno a cui non stavo simpatico. Io sicuramente non l’ho messo. È fuori dubbio che un infermiere può iniettare il Propofol per una cattiveria contro di me. Io mi sono fatto le mie idee», ha detto Mosca, arrestato un anno fa e oggi ancora ai domiciliari.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Marco Bencivenga