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LA VIDEO RUBRICA

«Il medico risponde». Infermiere di famiglia e comunità: per restare in salute al proprio domicilio

La dottoressa Poli, direttore della UO Servizi per la fragilità: «E' un professionista formato per rispondere ai bisogni di assistenza sul territorio»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

06 Febbraio 2022 - 05:15

CREMONA - Torna l’appuntamento domenicale con la video rubrica dedicata alla salute «Il medico risponde». Protagonista di questa puntata è la dottoressa Nadia Poli, Direttore dell’Unità operativa complessa Servizi per la fragilità dell’Asst di Cremona.

«L’infermiere di famiglia e comunità è lo stesso professionista formato per rispondere ai bisogni di assistenza sul territorio all’interno appunto della famiglia e dei complessi comunitari - spiega la dottoressa Nadia Poli -. Un professionista esperto, preparato, sia in ambito tecnico ma anche epidemiologico, che si occupa appunto di sviluppare le competenze proprie dell’assistito e della sua famiglia per mantenere buone condizioni di salute».

ATTIVITA' SVOLTA AL DOMICILIO DELL'ASSISTITO.

L’infermiere di famiglia e comunità svolge la sua attività al domicilio dell’assistito. La casa, quindi, come primo luogo di cura. Inoltre questi professionisti, in ambito comunitario, si occupano proprio di prevenzione. Operano in sinergia non solo con i medici di medicina generale ma con tutti i servizi socio-assistenziali della rete territoriale, Comuni e associazione di volontariato.


«L’infermiere di famiglia si forma in ambito universitario - chiarisce la dottoressa Poli -. La Regione Lombardia ha preso spunto dall’esperienza dell’università di Torino dov’è partito il primo master di primo livello che segue la laurea in Infermieristica. Di recente la Regione ha attivato un percorso formativo ad hoc a cui gli infermieri dell’Asst di Cremona hanno partecipato, della durata annuale, proprio per sviluppare quelle competenze specifiche indispensabili a questo professionista».

Sul territorio complessivamente sono stati individuati 31 infermieri di famiglia, 25 per quanto riguarda l’ambito di Cremona e dintorni e 6 a Casalmaggiore. Sono 530 le persone - e le loro famiglie - prese in carico da questi professionisti Con questa metodologia di assistenza sono diminuiti gli accessi al pronto soccorso, una delle finalità del progetto.

La video rubrica dedicata alla salute - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista. Informazioni sull’Unità operativa complessa Servizi per la fragilità sul sito (www.asst-cremona.it).

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