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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Oncologia: comunicazione al paziente chiara, completa ed empatica

Il dottor Spada, medico oncologo della UO dell'Ospedale Maggiore: «Cremona capofila del progetto HuCare. Oggi siamo in una situazione di infodemia, ecco come tutelarsi dalle fake news»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

23 Aprile 2023 - 05:20

CREMONA - Nuovo appuntamento con la rubrica «Il medico risponde»: il protagonista è il dottor Daniele Spada, medico oncologo della UO di Oncologia dell’Ospedale di Cremona. «Il progetto HuCare nasce da un’idea dell’ex direttore dell’Oncologia medica, il dottor Rodolfo Passalacqua in collaborazione con la dottoressa Jessica Saleri, psiconcologa del nostro reparto, che mirava all’umanizzazione delle cure in oncologia. E ha visto il coinvolgimento di diverse oncologie lombarde per individuare i bisogni socio-assistenziali e sanitari dei pazienti».

Da questo progetto che ha avuto un grande successo sono nate anche le linee guida dell’Aiom (Associazione italiana oncologia medica). Al centro dell’organizzazione ci deve essere il paziente e l’assegnazione di un infermiere di riferimento si muove proprio in questa direzione.

«Grazie al personale infermieristico all’interno della nostra Oncologia, i pazienti ottengono il massimo delle informazioni, nel modo più chiaro possibile», chiarisce il dottor Spada. «Questo è stato HuCare-1, adesso è attivo HuCare-2 con un’implementazione del progetto che passa attraverso questionari sulla qualità delle cure prestate, sulla chiarezza delle informazioni e sulla compilazione di un questionario aperto di domande che i pazienti possono fornire. Il nostro obiettivo è di esportare questo modo di lavorare anche nelle altre Oncologie».

Grande importanza, dunque, alla comunicazione medico-paziente: «Di recente noi dell’Oncologia di Cremona, insieme ad Aiom Lombardia, abbiamo organizzato un convegno sulla comunicazione dal titolo ‘Le parole dell’oncologia’ - chiarisce il dottor Spada -. Abbiamo la necessità di dare uno spessore alle parole che utilizziamo, rendendo la comunicazione non solo informativa ma anche empatica, completa e che risponda anche al bisogno emotivo, fondamentale per una corretta aderenza alle cure oncologiche». E poi: «Oggi viviamo in un’epoca di ‘infodemia’, abbiamo un problema di sovrappiù delle informazioni. Sono tante le notizie sui social che hanno poca aderenza con l’evidenza scientifica. Per difendersi dalle fake news è importante un rapporto positivo con il proprio oncologo, affrontando con lui tutti i dubbi». Siti verificati e mezzi di comunicazione attendibili devono essere la prima scelta per tutelarsi dalle bufale online.

La rubrica - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista e può essere ascoltata sul sito del giornale o sul suo canale YouTube.

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