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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

«Con gli adolescenti servono pazienza e fiducia»

La dottoressa Anibi, tecnico della riabilitazione psichiatrica, mette l'accento sulla crisi evolutiva che si può manifestare con disturbi psicopatologici quali ansia, autolesionismo, disturbi alimentari: «E' ancora molto sentito il fenomeno dello stigma che fa soffrire i ragazzi e le loro famiglie»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

23 Ottobre 2022 - 05:25

CREMONA - Protagonista de «Il medico risponde» è la dottoressa Lara Anibi, tecnico della riabilitazione psichiatrica dell’Asst di Cremona, con la quale torniamo sul tema «adolescenti» già affrontato con la dottoressa Cecilia Bernocchi.

«Presso la Neuropsichiatria dell’adolescenza e dell’infanzia di Cremona ci occupiamo dei giovani fino ai 18 anni. Da me prevalentemente arrivano adolescenti in crisi evolutiva, con disturbi psicopatologici, che possono comprendere ansia, autolesionismo, disturbi alimentari».

E poi: «È ancora molto sentito in Neuropsichiatria il fenomeno dello stigma che proviene dalla società. E nonostante i passi avanti fatti negli anni dal 1978 ad oggi, in parte continua a esistere facendo soffrire il ragazzo ma anche la famiglia».

In Neuropsichiatria si ha un approccio multidisciplinare: oltre ai neuropsichiatri ci sono educatori, terapisti della riabilitazione, psicologi e altre figure se necessario. I trattamenti e i percorsi sono destinati alle famiglie e agli adolescenti in maniera diversa: «I mie interventi possono essere individuali, in presenza e da remoto, ma anche domiciliari e di gruppo - spiega la dottoressa Anibi -. Abbiamo laboratori di arte, cinema e danza terapia, per sperimentare delle modalità nuove di relazione con l’altro, così da comprendere sé stesso, le proprie dinamiche ed essere accompagnato alla costruzione di forme diverse di adattamento creativo alla vita». Sono tenute molto in considerazione le risorse e le capacità del ragazzo perché è la persona nel suo insieme a essere presa in carico.

«Per lavorare con i ragazzi servono tante cose, innanzitutto fiducia, la pazienza in termine di tempo e cooperazione attiva tra operatori, ragazzo, famiglia, servizi che ruotano intorno all’adolescente».

Ci vuole un sano ottimismo: «Anche nei ragazzi più sofferenti, non dobbiamo dimenticarci che le risorse e le capacità ci sono - afferma la dottoressa Anibi - ed è un punto importante per proseguire nel lavoro e sostenerli, perché sotto il dolore c’è sempre una persona, come mi aveva detto una volta una ragazza seguita da noi. Non si può non parlare poi di inclusione sociale, un vero e proprio strumento di cura».

La richiesta di accesso al servizio avviene spontaneamente da parte della famiglia, della scuola, del consultorio, dai medici di base o anche dai pediatri. Tre sono le sedi territoriali e tutte le informazioni, relative agli orari e ai servizi, si possono trovare sul sito (https://www.asst-cremona.it/neuropsichiatria-infantile-cremona).


La rubrica dedicata alla salute - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista. Informazioni sulla UO di Neuropsichiatria dell'adolescenza e dell'infanzia dell'Asst di Cremona sul sito (www.asst-cremona.it).

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