L'ANALISI
07 Gennaio 2016 - 12:17
ABBONAMENTO E BIGLIETTI
Abbonamento (8 spettacoli)
BOLERO/LA METÀ DELL’OMBRA (16 marzo)
SILVIA AZZONI con i Solisti dell’HAMBURG BALLET (3 aprile)
CENERENTOLA (13 aprile)
MARK MORRIS DANCE GROUP (21 aprile)
PIXEL (7 maggio)
Posti di platea e palchi € 150,00
Biglietti
LA NONA (5 febbraio)
ROMEO Y JULIETA TANGO (19 febbraio)
JESSICA AND ME (2 marzo)
BOLERO/LA METÀ DELL’OMBRA (16 marzo)
MARK MORRIS DANCE GROUP (21 aprile)
PIXEL (7 maggio)
Posti di platea e palchi € 21,00 € 19,00*
SILVIA AZZONI con i Solisti dell’HAMBURG BALLET (3 aprile)
CENERENTOLA (13 aprile)
Posti di platea e palchi € 25,00 € 23,00*
* Riduzione per giovani fino a 25 anni, gruppi organizzati, possessori di Welcome Card emessa dal Servizio di Promozione Turistica Provincia di Cremona, soci FAI, soci Touring Club Itliano ed i titolari di Selecard, Mondandori Card, Ikea Family.
Biglietto studenti
Posti di platea e palchi € 8,00
CREMONA — La rassegna La danza del Ponchielli è una stagione che coniuga contemporaneo e classico, meglio seduzioni che provengono dal repertorio classico. Per gli abbonati dell’anno scorso sarà possibile da venerdì 8 gennaio rinnovare gli abbonamenti, contestualmente saranno in vendita i nuovi abbonamenti.
I biglietti delle singole serate saranno disponibili al botteghino da sabato 16 gennaio. La rassegna prenderà il via venerdì 5 febbraio con la Compagnia Zappalà Danza impegnata nello spettacolo La nona, una sorta di riflessione coreutica dedicata alla convivenza possibile fra diverse religioni, a fare da colonna sonora e sostegno musicale al plot saranno le note magnifiche della Nona di Beethoven. Il cartellone 2016 della Danza del Ponchielli mantiene fede alla sua prestigiosa tradizione che sa coniugare star internazionali e coreografia italiana, debutti assoluti e spettacoli pensati per la rassegna, come l’appuntamento del 3 aprile con Silvia Azzoni e i solisti dell’Hamburg Ballet. Ci sono le grandi storie come Romeo y Julieta Tango (19 febbraio), piuttosto che l’imperdibile Cenerentola di Thierry Malandain (13 aprile), senza tacere del curioso Bolero di MM Contemporary Dance Company (16 marzo). Da non perdere per chi ama la danza di testimonianza il lavoro di Cristiana Morganti, Jessica and Me, in cui la ballerina di Pina Bausch si racconta, ma soprattutto rende un omaggio naturale e toccante alla grande coreografa tedesca.
Fra gli appuntamenti di phisical theatre, di danza energetica e trascinante — i miagolii e urletti del pubblico femminile si sprecheranno — non si possono non citare l’appuntamento con la compagnia statunitense Mark Morrison DanceGroup il 21 aprile e in chiusura di stagione i Kafig che tornano al Ponchielli con il visionario e imperdibile spettacolo Pixel, un dialogo adrenalitico fra corpi in movimenti e luce, i pixel del titolo. Insomma i motivi per rinnovare o acquistare un nuovo abbonamento alla rassegna La Danza ci sono tutti.
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venerdi 5 febbraio ore 20.30
COMPAGNIA ZAPPALA’ DANZA
LA NONA
(dal caos, al corpo)
coreografia e regia Roberto Zappalà
musica Ludwig Van Beethoven sinfonia n. 9 op. 125
nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt
testi a cura di Nello Calabrò
pianisti Luca Ballerini, Stefania Cafaro
controtenore Riccardo Angelo Strano
interpretazione e collaborazione alla costruzione
i danzatori della Compagnia Zappalà Danza
Maud de la Purification, Filippo Domini, Alain El Sakhawi,
Marco Mantovani, Sonia Mingo, Gaetano Montacasino,
Gioia Maria Morisco Castelli, Adriano Popolo Rubbio,
Fernando Roldan Ferre, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan,
Valeria Zampardi
scene, luci e costumi Roberto Zappalà
È sempre a partire dal corpo e dalle sue “storie” che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale.
“Transiti Humanitatis” (titolo del progetto di Zappalà a più capitoli che comprende anche La Nona), umanità in transito quindi umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.
L’umanità che danza nello spettacolo è un’umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e negative, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento.
Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa intensa versione di Liszt per due pianoforti, è accostarsi alla musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven.
venerdi 19 febbraio ore 20.30
COMPAGNIA NATURALIS LABOR
ROMEO Y JULIETA TANGO
coreografie e regia Luciano Padovani
musiche Astor Piazzolla, Mariano Speranza, Miguel Calò, Mariano Mores, Quartango, Max Richter, Rachel’s, Giovanni Sollima, Henry Purcell, Johann Paul von Westhoff
eseguite dal vivo da Tango Spleen Cuarteto
Mariano Speranza, pianoforte e direzione
Francesco Bruno, bandoneon
Andrea Marras, violino
Gian Luca Ravaglia, contrabbasso
con Marcelo Ballonzo, Tobias Bert, Jessica D’Angelo, Loredana De Brasi, Giannalberto De Filippis, Elena Garis, Silvio Grand, , Elisa Mucchi, Anna Paraiso, Miky Padovano, Marco Pericoli, Selene Scarpolini
costumi Lucia Lapolla
scene Antonio Panzuto
luci Carlo Cerri
Romeo y Julieta Tango porta in scena il dramma shakespeariano, il dualismo maschile/femminile, lo scontro tra le due famiglie Capuleti e Montecchi e lo racconta attraverso il linguaggio della danza e del tango.
Il tango porta con sè le contraddizioni del rapporto uomo/donna.
Il tango rappresenta, nell’immaginario collettivo, l’amore totale, l’abbandono totale della donna all’interno dell’abbraccio dell’uomo.
Da qui la voglia di raccontare la storia dei due innamorati con il tango.
Uno spettacolo di grande appeal, raffinato e coinvolgente, che vede in scena dodici straordinari interpreti accompagnati dall’ensemble musicale Tango Spleen Cuarteto.
mercoledi 2 marzo ore 20.30
CRISTIANA MORGANTI
JESSICA AND ME
creazione, coreografie e interpretazione Cristiana Morganti
collaborazione artistica Gloria Paris
disegno luci Laurent P. Berger
video Connie Prantera
consulenza musicale Kenij Takagi
produzione il Funaro/Pistoia in collaborazione con Fondazione I Teatri - Reggio Emilia
“Lei vuole che io danzi, oppure vuole che io parli?”
Dietro questa domanda, rivolta da Cristiana Morganti ad uno spettatore, si cela una delle chiavi di lettura di Jessica and me.
In questo suo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta a un momento importante del suo percorso, si ferma a riflettere su se stessa: sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’“altro da sè“ che implica il fare teatro.
Ne risulta una sorta di autoritratto idealmente a due voci (Jessica and me) di efficace e spiazzante ironia, dove Cristiana rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso professionale.
Un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti.
Jessica and me è stato premiato da Danza&Danza come Miglior Produzione Italiana del 2014
sabato 16 marzo ore 20.30
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
BOLERO
coreografia Michele Merola
musica Maurice Ravel, Stefano Corrias
con Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
light design Cristina Spelti
costumi Alessio Rosati con la collaborazione di Nuvia Valestri
Nella versione di Merola, Bolero viene raccontato come una non-storia, fantastica ma possibile, comunque pertinente al mondo reale. Dagli allusivi colpi di tamburo rullante iniziale, sino alla “esplosione” finale dell’intera orchestra, la danza, in stretta simbiosi con la musica, veicola una sorta di astratta “fiaba amara”, allegoria del dolore di vivere e dell’incomprensione fra esseri umani. Così Bolero diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e sconcerto.
LA META’ DELL’OMBRA
coreografia Michele Merola
musica Johann Johannsson, Geert Hendrix, Johann Sebastian Bach, Senking
con Paolo Lauri, Francesco Mariottini, Enrico Morelli, Giovanni Napoli
light design Cristina Spelti
costumi Carlotta Montanari
La metà dell’ombra mette in scena un viaggio ideale e impalpabile nella sacralità. La gestualità e la musica ci rimandano al rito, ad un mondo arcaico, perduto per sempre. I danzatori alternano la fisicità del "corpo danzante" con una interpretazione intimistica della parte più spirituale dell'uomo.
domenica 3 aprile ore 21.00
SILVIA AZZONI
con i Solisti dell’HAMBURG BALLETT_John Neumeier
Carolina Agüero, Mayo Arii, Alexandre Ryabko, Alexandr Trusch,
Aleix Martínez, Sasha Riva
coreografie John Neumeier, Roland Petit, Aleix Martinez, Sasha Riva
musiche Philip Glass, Gustav Mahler, Rodion Ščedrin,Georges Bizet
programma ideato in esclusiva per la Danza 2016
Tra le più emozionanti e sensibili ballerine del panorama internazionale, considerata da molti la vera erede di Alessandra Ferri per intensità interpretativa, vincitrice del prestigioso Prix Benois (l’Oscar del balletto mondiale) per la sua Sirenetta, Silvia Azzoni, prima ballerina dell’Hamburg Ballett_John Neumeier, guida un prestigioso gruppo di stelle e solisti della grande compagnia alla quale appartiene.
la serata, ideata appositamente per il Ponchielli, mette in luce la versatilità, le qualità tecniche e soprattutto le uniche personalità che rendono speciale e leggendaria questa compagnia.
Accanto a lei fuoriclasse di fama mondiale, per un programma che affianca alcuni gioielli della produzione di John Neumeier, a coreografie di giovani autori già impostisi all’attenzione della critica ed in chiusura il capolavoro di Roland Petit Arlesienne per una celebrazione dell’arte della danza con un comune denominatore: il cuore.
mercoledi 13 aprile ore 21.00
MALANDAIN BALLET | BIARRITZ
direzione artistica Thierry Malandain
CENERENTOLA
coreografia Thierry Malandain
musica Sergej Prokof’ev
con Miyuki Kanei, Daniel Vizcayo, Ione Miren Aguirre, Raphaël Canet, Mickaël Conte, Ellyce Daniele, Frederik Deberdt, Romain Di Fazio, Baptiste Fisson, Clara Forgues, Michaël Garcia, Jacob Hernandez Martin, Irma Hoffren, Mathilde Labé, Hugo Layer, Claire Lonchampt, Fábio Lopez, Nuria López Cortés, Arnaud Mahouy, Patricia Velazquez, Laurine Viel, Lucia You González
scene e costumi Jorge Gallardo
disegno luci Jean-Claude Asquié
realizzazione costumi Véronique Murat
realizzazione scene e accessori Chloé Bréneur, Alain Cazaux, Annie Onchalo
parrucche François Dussourd, Georges Dejardin
Pur restando fedele alla drammaturgia di Cenerentola e allo spartito di Prokof’ev, Thierry Malandain sviluppa un approccio molto personale al tema della sfortunata fanciulla e del suo riscatto.
Cenerentola è il percorso di una stella che danza e Malandain ci porta sulla via della sua realizzazione che passa attraverso il dubbio, l’emarginazione, la sofferenza, la speranza, per raggiungere infine la luce.
«Lo spettacolo è stato concepito senza cambi di scene, senza artifici, ma con il piacere trasmesso dall’umanità e dalla magia del racconto, dalla sontuosità della musica, ma anche dalle risate delle scene burlesche che controbilanciano gli episodi onirici o di sventure. Insomma abbiamo fatto del nostro meglio per disperdere le nuvole e generare una stella danzante” (Thierry Malandain)
giovedi 21 aprile ore 21.00
MARK MORRIS DANCE GROUP
WORDS
coreografia Mark Morris
musica Felix Mendelssohn
luci Nick Kolin
costumi Maile Okamura
FOURSOME
coreografia Mark Morris
musiche Erik Satie Gnossiennes for Piano (Nos. 1, 2 and 3)
Johann Nepomuk Hummel Seven Hungarian Dances
luci Michael Chybowski
costumi Katherine M. Patterson
prima italiana
EXCURSIONS
coreografia Mark Morris
musica Samuel Barber Excursions for the Piano ( Op. 20, IV,III, II, I)
luci Nicole Pearce
costumi Katherine M. Patterson
JENN AND SPENCER
coreografia Mark Morris
musica Henry Cowell Suite for Violin and Piano
luci Michael Chybowski
costumi Shephanie Sleeper
POLKA
coreografia Mark Morris
musica Lou Harrison Grand Duo fro Violin and Piano
luci James F. Ingalls, Michael Chybowski
costumi Susan Ruddie
musiche eseguite dal vivo dal MMDG Music Ensemble
Il Mark Morris Dance Group è una delle principali compagnie di danza contemporanea americana con sede a New York.
Vincitore di numerosi premi internazionali e fondatore del White Oak Dance Project con Mikhail Baryshnikov, Mark Morris torna in Europa con il suo Dance Group (formazione di 20 danzatori) per incantare il pubblico con la raffinatezza delle sue coreografie che prendono vita su musiche rigorosamente eseguite dal vivo dal MMDG Music Ensemble.
Per la Danza 2016, oltre a quattro storici “pezzi” di Morris, il programma presenta anche Foursome, bellissima ed ironica coreografia nata nel 2002 e mai danzata in Italia.
sabato 7 maggio ore 21.00
CCN COMPAGNIE KAFIG
direzione artistica e coreografia Mourad Merzouki
PIXEL
creazione digitale Adrien Mondot, Claire Bardainne
creazione musicale Armand Amar
musica addizionale, contralto Anne-Sophie Versnaeyen
con Rémi Autechaud in arte RMS , Kader Belmoktar, Marc Brillant, Elodie Chan, Aurélien Chareyron, Yvener Guillaume, Amélie Jousseaume, Ludovic Lacroix, Xuan Le, Steven Valade, Médésséganvi Yetongnon in arte Swing
programmazione batterie “Les Plocks” Artback Society Stéphane Lavallée
e Julien Delaune
registrazione, mixaggio, creazione suono Vincent Joinville
ricerca suoni Martin Fouilleul
assistente alla coreografia Marjorie Hannoteaux
luci Yoann Tivoli assistito da Nicolas Faucheux
scenografia Benjamin Lebreton costumi Pascale Robin
pitture Camille Courier de Mèré, Benjamin Lebreton
Sorprendente e poetico incontro fra danza e tecnologia 3D, reale e virtuale come non lo abbiamo mai visto. L’energia e il virtuosismo della danza hip-hop incontrano la bellezza dell’illusione di un mondo virtuale, fatto di sintesi numeriche e immagini elettroniche, liriche e coinvolgenti, che mettono la persona con le sue storie e le sue emozioni al centro di tutto.
Dall’incontro di Mourad Merzouki e gli artisti Adrien Mondot e Claire Bardainne nasce Pixel, uno spettacolo in cui le arti si incrociano fra di loro inventando un linguaggio nuovo e unico, perfetta fusione fra reale e virtuale.
Un viaggio accompagnato dalla musica avvolgente e vellutata di Armand Amar.
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