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Nei nostri cognomi l’identità di territorio: stasera presentazione del libro a Crema

Betty Faustinelli

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20 Dicembre 2013 - 12:33

Nei nostri cognomi l’identità di territorio: stasera presentazione del libro a Crema
Crema - La Libreria ore 21
CREMA — I cognomi, la loro storia, la loro etimologia in un percorso di recupero della memoria linguistico/familiare che si propone come un unicum. I cognomi della Lombardia. Dizionario storico etimologico di Valerio Ferrari e Andrea Finocchiaro per le edizioni Mauri 1969 sarà presentato oggi alle 21 presso la Libreria. Il dizionario, che prende in esame più di 2.300 cognomi dell’intera provincia di Cremona, è uno strumento che permette di conoscere le origini dei cognomi: da Abàti, Labati, Abbà a Zulra e Zurlini.
Ed è la curiosità che impone questo dizionario, una minera di informazioni compilata con scrupolo filologico ed etimologico. Ogni lemma mette in evidenza la diffusione del cognome, le sue varianti e poi passa a l l ’ origine del nome e ai suoi legami col territorio o le varie aree geografiche. «Oltre a una puntigliosa analisi distributiva, prima a livello nazionale, e via via in modo più dettagliato, su scala regionale e provinciale, gli autori forniscono accurate ricostruzioni etimologiche di ogni cognome, sulla base di attestazioni rinvenute nelle fonti locali, in un periodo compreso fra l’XI e il XVII secolo», spiega Valentina Mauri, coraggioso e sensibile editore. Come si legge nell’introduzione al dizionario, questa pubblicazione restituisce «il senso di una storia plurisecolare attraverso cui una comunità umana si è venuta strutturando nel tempo, potendone segnalare con notevole efficacia i vari livelli di evoluzione storica stratificatisi lungo i secoli. Come le idee, anche i cognomi camminano sulle gambe degli uomini: mutano di forma, d’aspetto e di luogo, si piegano alle inflessioni più diverse delle tante parlate italiane, si adeguano alla lingua del paese ospite, se provenienti da altre nazioni, si accorciano, si troncano, si riducono a seconda degli usi locali, si aggiungono ad altri nomi e soprannomi producendo nuove distinzioni, nuove identità, nuove entità giuridiche, trasformandosi non di rado anche dopo la conclusione degli storici processi di fissazione di forme precedentemente piuttosto variabili e plastiche» .
«La consultazione di questo dizionario rappresenta una piacevole occasione di soddisfare la curiosità sul significato del proprio cognome o di quello di parenti e amici; la sua lettura permette di ricostruire frammenti di storia e di vita locale, attraverso gli epiteti, i mestieri, i luoghi, le parole dialettali che si celano dietro ai cognomi — spiega Valentina Mauri che con particolare orgoglio sottolinea anche il valore artistico aggiunto del volume —. L’e d izione è arricchita dalle lettere dell’alfabeto figurato tratte dal Taccuino di disegni di Giovannino De Grassi, conservato presso la Biblioteca Angelo Mai di Bergamo. Giovannino De Grassi, scultore, architetto e miniatore attivo in Lombardia tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, prestò la sua opera nella fabbrica del Duomo di Milano, e il suo Taccuino di disegni è annoverato tra i migliori esempi di arte tardo gotica italiana». (n.arr.)
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