L'ANALISI
Il leader sudafricano scomparso il 5 dicembre
19 Dicembre 2013 - 18:02
«Come in una favola - ha spiegato all'ANSA l'autore - con lo scorso libro raccontavo una vicenda, quella di un'autentica svolta storica mascherata da partita di rugby, quando Mandela unì la nazione attraverso lo sport. Con gli anni, però, mi sono reso conto di aver avuto la fortuna e il privilegio di conoscere questo grande leader politico anche nella sua vita privata e volevo raccontare tanti piccoli aneddoti».
'Mandela. Ritratto di un sognatore', ancheattraverso le voci delle persone più vicine a Madiba, come la ex moglie Winnie o la sua assistente personale Zelda, ripercorre gli anni dal 1990 al 1995, periodo in cui Mandela si trovoò ad affrontare gli ostacoli più impegnativi a livello personale e a raccogliere isuoi più grandiosi trionfi a livello politico. «Mandela non èstato nè un santo nè un supereroe - continua Carlin - aveva difetti e ha sofferto molto per aver dovuto scegliere tra la sua famiglia e la sua missione politica e sociale».
Ne esce un ritratto a tutto tondo, dove Carlin miscela i prodigi del Mandela politico («faceva cadere ai suoi piedi anche i nemici, era un grande seduttore») insieme alle vicende personali, come le lettere che inviava alla moglie o gli scontri tra le mura domestiche poco prima del divorzio con Winnie. «Come giornalista - spiega l'autore, che è anche corrispondente per il quotidiano spagnolo 'El Pais' - mi sono sempre chiesto se era davvero così gentile ed educato come appariva o se, invece, recitava. Ho scoperto, poi, che metteva in pratica in privato i valori che proclamava in pubblico e anche lontano dalle telecamere, nell'intimità della sua casa, continuava a essere coerente con le sue parole. È raro trovare oggi un simile leader: tutti i grandi politici dovrebbero imparare la sua lezione».
Quanto al futuro del Paese che Mandela ha guidato fuori dall'apartheid, Carlin ha pochi dubbi: «I sudafricani sono fortunati ad aver avuto lui, perchè seguiranno sempre i suoi insegnamenti. I fischi al presidente Zuma al suo funerale sono un'ulteriore vittoria per Madiba, che, forse, non lo avrebbe apprezzato come gesto, perchè era troppo educato. Ma è unsegnale che ci spiega che il popolo ha capito che quello attuale è un leader corrotto e incompetente». Diversa, invece, l'opinione che Carlin ha sulla famiglia di Mandelache ora, dopo la sua morte, rischia di scatenare una faida per«contendersi un brand che economicamente vale molto».
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