I biglietti sono in vendita
da oggi a 50 euro l’uno
presso le biglietterie del teatro
Ponchielli e del Museo del
Violino.
I biglietti sono in vendita a 50 euro l’uno presso le biglietterie del teatro Ponchielli e del Museo del Violino.
CREMONA — «La cultura è di per sé solidarietà, perché è dialogo, confronto, condivisione »: lo ha detto monsignor Ruggero Zucchelli, parroco rettore del duomo, presentando il Concerto benefico di Natale che il 18 dicembre si terrà all’auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino. Un concerto doppiamente speciale: perché ne sarà protagonista un virtuoso del calibro di Uto Ughi (con la Camerata Ducale e Ugo Rimonda) e perché l’incasso sarà interamente devoluto in beneficenza a famiglie bisognose che saranno individuate congiuntamente dal Comune e dalla Curia cremonese.
Nato da un’idea di Arvedi, il concerto è sostenuto da associazioni e privati che rappresentano l’intera città: Associazione Industriali, Camera di commercio, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Libera associazione agricoltori, CremonaFiere, Aon, Arvedi, auricchio, Bearesi, Paolo Beltrami Spa, Cremona Hotels.it, Edil- Kamin, Ei Towers, Fantigrafica, Ferraroni Mangimi, Grana Padano, Iper, Keropetrol, Lameri Cereals, Linea Com - AemCom - Gruppo Lgh, Oleificio Zucchi, Polo Grafico, Pomì L+, Reale Mutua Assicurazioni, Service Lito, Slingofer, Spotti Falegnameria, Studio Testa, Vanoli, Visioni Ottica Bonardi e Wonder.
Tutti uniti, tutti pronti a dare subito la propria adesione e a credere nel progetto, come hanno sottolineato il sindaco Oreste Perri e Maurizio Calcinoni, intervenuto in rappresentanza della Fondazione Arvedi Buschini, ricordando che anche Expo2015 ha concesso il proprio patrocinio. Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di commercio, ha sottolineato come anche in questo modo il Museo del Violino si dimostri parte integrante e patrimonio dell’intera città. Dal canto suo, Virginia Villa, direttore dell’MdV, ha garantito la disponibilità della nuova istituzione museale, evidenziando come i due protagonisti della serata del 18 suonino due violini di Stradivari. Nel merito del concerto, è intervenuto Roberto Codazzi, che ne cura l’aspetto artistico: in programma ci sono due brani di Bach (la Suite per orchestra n. 3 in re maggiore, nota anche per essere il tema della trasmissione tv Quark, e il Concerto per due violini e orchestra in re minore), uno di Vitali (Ciaccona in re minore per violino e orchestra) e, infine il Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore di Mozart. «Ci saranno di sicuro dei fuori programma divertenti e delle sorprese che si stanno preparando», ha detto Codazzi. Oltre a Ughi, interverrà la Camerata Ducale, un’orchestra specializzata nel repertorio violinistico, e il suo direttore e violinista, Guido Rimonda. Ma in particolare è curiosa la storia dei due Stradivari: il Kreutzer (1701) di Uto Ughi è appartenuto al violinista che ispirò Beethoven la Sonata che a sua volta diede il titolo a un racconto di Tolstoj; il Leclair (1721) si inserisce a buon diritto in quel filone di leggende nere legate al violino: il violinista Jean-Marie Leclair se lo teneva stretto al momento di essere pugnalato a morte, il suo corpo fu trovato solo un paio di mesi dopo e ancora oggi una macchia scura di sangue è ben visibile sul violino, testimone muto di quel delitto. Ma il concerto di mercoledì 18 dicembre non avrà nulla di diabolico, anzi. «La disponibilità degli sponsor e dei sostenitori ci consentirà di devolvere allo scopo benefico l’intero ricavato della serata — ha ricordato Perri —, speriamo che ora la città risponda. L’auspicio, inoltre, è che questo sia solo l’inizio di quella che potrebbe diventare una bella tradizione». «Speriamo che questo concerto induca anche a una riflessione sui temi sociali — ha sottolineato Zucchelli —. Siamo quotidianamente a contatto con vecchie e nuove povertà, con persone che hanno perso il lavoro, lavoro da cui dipende non solo la sopravvivenza della famiglia, ma anche la dignità dell’uomo. Da questa serata e dalle altre che forse verranno deve nascere un segno di speranza, la voglia di costruire il futuro».
La risposta spetta ora ai cremonesi. I biglietti sono in vendita da oggi a 50 euro l’uno presso le biglietterie del teatro Ponchielli e del Museo del Violino.
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