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24 ottobre - 8 novembre

In mostra all’Archivio di Stato
le lettere autografe ricevute da Cozzoli

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

23 Ottobre 2013 - 12:58

Cozzoli
Cremona - Archivio di Stato
24 mottobre - 8 novembre
CREMONA — Grafie incerte o sicure, tratti decisi sulla carta o altri pieni di svolazzi, scritture che seguono senza sgarrare una riga immaginaria e altre che si inerpicano sul foglio: ogni parola scritta a mano sulla carta rivela tratti della personalità dell’autore ed è quindi un mettersi a nudo da parte di chi scrive. Ogni parola è fatta di segni tangibili, intimi e allo stesso tempo esposti allo sguardo altrui. E se gli autori sono poeti o letterati a quegli scritti ci si accosta con grande curiosità. E’ ciò che capiterà giovedì 24 ottobre (ore 17) all’Archivio di Stato dove sarà inaugurata la mostra La grafia dei poeti. Autografi dall’archivio epistolare di Vittorio Cozzoli; è previsto un intervento di Vittorio Cigoli, ordinario di Psicologia clinica delle relazioni e della famiglia Università Cattolica di Milano.
La mostra potrà poi essere visitata fino all’ 8 novembre prossimo. «Sia chiaro che la presente non èuna mostra grafologica — spiega Vittorio Cozzoli, docente di letteratura italiana, poeta e insigne dantista —, ma piuttosto una mostra di documenti rappresentativi della storia e della cultura del Novecento, e come tali degni di una cornice espositiva come l’Archivio di Stato».
Gli autografi espost i— la scelta di Cozzoli si è volutamente concentrata sui poeti e sui loro scritti sufficientemente ‘corposi’— vogliono essere anche il racconto delle relazioni nate tra lo stesso Cozzoli e i poeti, generosi in «promemoria etici, le ammonizioni e i rimproveri (o il mettere in allarme circa possibili errori di ‘mestiere’ presenti o futuri), i riconoscimenti del buono che stava manifestandosi nelle prime scritture. Consigli, iniziazioni, sostegni per affrontare l’autenticità della chiamata alla poesia». «Così—prosegue Cozzoli—i documenti rivelano il loro senso e il loro significato: un aiuto a cercare risposte all’inquietante consolante perché della poesia: cos’è, a cosa serve, perché sempre accompagna il ‘cammin di nostra vita’. Cose, queste, sempre più rare in tempi in cio non si scrivono più lettere a mano e le gafie meccanizzate impediscono alle emozioni e agli stati interiori di rivelarsi nella loro umana verità».
In mostra si potranno trovare quindi gli scritti di Giorgio Caproni, Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Franco Loi, Vivian Lamarque, Carlo Betocchi, Eugenio De Signoribus, Milo De Angelis, Ugi Pierri, Paolo Ruffilli e Rafaello Baldini, ma anche di autori meno noti (fama e valore non sempre vanno a braccetto) quali Anna Pittoni, Franco Scataglini, Achille Serrao, PaoloBertolani, Bianca Dorato, Giampiero Neri,Franca Grisoni,Antonella Anedda, Franco Buffoni, Gianni D’Elia, Eugenio Tomiolo, Peter Russell, Edoardo Zuccato e Fabio Pusterla.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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