eUROPA tEATRI via Oradour, 14 tel e fax: 0521.243377 mail info@europateatri.it ingresso unico € 6
Sarà in scena al Teatro Europa venerdì 10 e sabato 11 maggio alle ore 21.15 Il castello dei destini incrociati, esito del laboratorio teatrale avanzato condotto da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli, che hanno proseguito il lavoro teatrale e musicale su Italo Calvino, iniziato durante la scorsa stagione. In scena, Cristina Bricoli, Maria Luisa Cattabiani, Maddalena Duca, Elke Fernandez, Elisa Longeri, Rebecca Magri, Giorgio Montanari, Carlo Andrea Oddi, Marianna Salerno, Eva Selvi e Cosimo Urso interpretano un gruppo di viandanti che attraversa un bosco e giunge in un maniero dove gli ospiti, i vari commensali, scoprono presto di non essere più in grado di parlare, per motivi che rimangono misteriosi, ma vuole comunque raccontare la propria storia attraverso l'uso di un mazzo di tarocchi. A partire da questa ispirazione ciascuno dei partecipanti ha estratto il proprio arcano maggiore, che lo ha accompagnato per tutto il corso del laboratorio, come archetipo e come personaggio, attraverso un lavoro di approfondimento analogico che in sala è diventato improvvisazione e interazione fra i personaggi per costruire narrazioni, monologhi, relazioni e paesaggi sonori. Gli arcani maggiori sono dei simboli autentici che risvegliano nozioni, idee, aspirazioni: un arcano è un fermento, un enzima la cui presenza stimola la vita anìmica dell'uomo, e – con le parole di Giorgio Manganelli su Calvino - Quel mazzo è un catalogo dei possibili, un elenco di ipotesi, un dizionario criptico del mondo; nei loro segni si abbreviano i nodi fatali del destino umano. Il gruppo guidato da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli è rimasto fedele alla cornice del testo di Calvino, per poi trovare i propri destini incrociati, e la scelta è stata quella di esplorare l'evoluzione degli arcani maggiori in un percorso di conoscenza globale che è tipico dell'alchimia, che rappresenta l'evoluzione umana da uno stato dove predomina la materia a uno spirituale: trasformare in oro i metalli equivale a trasformare l'uomo in puro spirito. Alcune delle storie presentate in scena provengono dal testo originale, come la pazzia di Orlando e il viaggio di Astolfo sulla luna, ma sono state utilizzate giocando con i suoni della nostra lingua e letteratura arcaica; altre scene (la profezia di Merlino, la sorte di Cassandra) si distaccano dalle storie suggerite dall'autore, ed esplorano altri possibili destini che si intrecciano fra di loro.