Ricapitoliamo: l'inaudita vicenda giudiziaria di cui Sacco e Vanzetti sono sciaguratamente per loro i protagonisti, ha sollevato un'onda di indignazione in tutto il mondo civile e naturalmente non tutta disinteressata, data l'origine politica dei due condannati. A cominciare dagli Stati Uniti per venire alla Francia, all'Inghilterra, alla Russia, ai Paesi minori di Europa, a quelli dell'America meridionale la decisione di Fuller ha determinato ovunque scioperi, comizi,, attentati dinamitardi, manifestazioni clamorose di protesta. Parole di fuoco sono state dette e scritte contro l'America e gli americani. In Italia niente, assolutamente niente di tutto ciò. Solo un impeto di umana commozione per la sorte davvero pietosa dei due sciagurati connazionali. Serio e misurato il tono impresso dai giornali alle notizie riflettenti la ciìpa questione. Il popolo italiano non ha abbandonato neppure per un istante tale compostezza e, al contrario di ciò che è avvenuto in altri Paesi, gli americani residenti in Italia non sono stati fatti segno ad alcuna rappresaglia e ad alcun atto men che corretto. Sacco e Vanzetti sono italiani e il popolo italiano sarebbe colpito nei suoi sentimenti dalla loro eventuale esecuzione, ma il profondo concetto di giustizia che lo anima non gli permette di nutrire ver o coloro che non hanno veruna colpa, risentimenti che trovano la loro causa nell'errore di un giudice o di un governatore. (...) L'Italia di oggi, pur deplorando profondamente la sorte di Sacco e Vanzetti e auspicando che la giustizia del Mas-sachussetts sia nei loro confronti più u-mana, si estrania da ogni gesto •- dì incompostezza che altererebbe la nobiltà del suo atteggiamento e del suo dovere. Anche in questo riserbo e in questa compostezza è da vedere una virtù rinnova-trice ed educatrice del regime fascista, un segno di maturità che può essere di esempio a tutto il mondo