L'ANALISI
05 Febbraio 2017 - 18:56
CREMONa - Zygmunt Bauman, il sociologo polacco, recentemente scomparso più che novantenne, fu costantemente impegnato ad osservare la società contemporanea e a denunciarne derive e storture; a lui si deve la folgorante definizione della “modernità liquida”, di cui fu uno dei più acuti osservatori.
Il sociologo della post-modernità, che insieme alla moglie scrittrice e sopravvissuta del ghetto di Varsavia aveva dovuto lasciare, nel 1968, la Polonia prima per Israele e poi per Leeds, in Gran Bretagna. Così, il presidente della Società Dante Alighieri, il professor Angelo Rescaglio, proporrà per venerdì 10 febbraio (ore 16.30) un argomento che colga l'essenza del pensiero del creatore del concetto di “modernità liquida”: “ Bauman...interprete appassionato della nostra contemporaneità, pessimista a breve termine, ma ottimista sul lungo periodo”.
L'incontro culturale si terrà presso “Spazio Comune” di piazza Stradivari.
L'invito a partecipare è esteso a tutti, trattandosi di una “voce” che accompagna nella comprensione di un “tempo” inquieto eppure straordinario.
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