L'ANALISI
13 Dicembre 2025 - 17:22
CREMONA - È suddivisa in sette punti la replica dell’assessore al Welfare, Marina Della Giovanna, all’interrogazione urgente a risposta scritta sui programmi di prevenzione e screening sanitario, comprese le patologie tumorali, rivolti alle persone senza dimora (homeless), presentata dalla consigliera comunale Paola Tacchini (M5S – Cremona cambia musica).
«Già nel corso del 2024, Ats Val Padana - scrive Della Giovanna - ha avviato un percorso di promozione dello sviluppo di una rete dei servizi sanitari e sociosanitari nell’intento di garantire l’equità della presa in carico dei bisogni di salute della popolazione cosiddetta ‘Hard to Reach’. Al riguardo sono stati individuati tre setting verso i quali declinare le differenti progettualità, in funzione delle peculiarità delle diverse realtà: i dormitori e le mense per i meno abbienti, i percorsi per la presa in carico dei migranti ed infine la Casa Circondariale.»
L’attività sanitaria prevista dal bando - prosegue al punto 2 Della Giovanna - prevede screening infettivologici, prevenzione delle malattie infettive e l’invio alle Unità operative dedicate di ASST (ad esempio Servizio Vaccinazioni, Malattie Infettive, Pneumologia, eccetera).
In merito agli screening oncologici, attualmente Ats Val Padana ha attive diverse iniziative riguardanti soggetti 'Hard to reach': cittadini temporaneamente presenti (STP), cittadini con disabilità fisica e psichica, la popolazione carceraria.
«Relativamente alla prevenzione delle malattie infettive, sono state individuate come punti di riferimento e contatto per la popolazione senza fissa dimora il dormitorio ed il servizio mensa afferenti a Caritas Cremonese.»
La presa in carico e il proseguimento del percorso diagnostico terapeutico in caso di conferma di patologia è parte integrante del percorso di screening, che garantisce la predisposizione degli appuntamenti e l'esecuzione gratuita di tutti gli esami di approfondimento in caso di positività del test di screening.
Il Comune - continua l'assessore - promuove e coordina le attività della RAC (Rete Antidiscriminazioni) di Cremona, composta da soggetti pubblici, privati e del terzo settore del territorio. Attraverso le attività dello Sportello Antidiscriminazioni del Comune, viene assicurata una costante diffusione e promozione delle azioni realizzate sul territorio dai partner della RAC, potenziando le modalità atte a raggiungere il target dei beneficiari delle azioni.
"All'interno del progetto finanziato da Ats Val Padana - conclude la risposta dell'assessore - è previsto il monitoraggio e la rendicontazione delle attività svolte e del numero delle persone che beneficeranno dei servizi offerti ».
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