L'ANALISI
26 Aprile 2025 - 05:15
CREMONA - Cremona città insicura? Fra le soluzioni ci potrebbe essere la chiusura serale anticipata dei pubblici esercizi. Un’ipotesi che sta facendo discutere. A fronte di un bisogno di ‘tranquillità’, c’è il forte investimento della comunità nel fare della città di Stradivari e Monteverdi uno spazio ideale per gli studenti universitari, soprattutto se vengono da fuori. Come fare a coniugare le due cose?
Per capirlo o per avere una sorta di fotografia delle prospettive di Cremona, città universitaria, vale la pena affidarsi alla ricerca, curata da Fabio Antoldi e prodotta dal Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale (Cersi) e dalla Cattolica, dedicata all’analisi della popolazione universitaria. In tempi in cui si pensa a limitare gli orari dei locali in nome della sicurezza, conoscere necessità e attese di chi sceglie Cremona come città in cui studiare e formarsi è importante per costruire con consapevolezza una città che sappia coniugare vivibilità e attrattività, sicurezza e apertura nei confronti di chi viene da fuori.
La ricerca ha preso in esame complessivamente 545 questionari validi, con un’ottima rappresentatività statistica della popolazione delle università cittadine. La percentuale si attesta sul 23,7% del totale dei 2.294 studenti nell’anno accademico 2022/2023. Nel dettaglio hanno risposto 370 studenti di laurea triennale (67,89%) e 175 studenti di laurea magistrale (32,11%). Di questi, 287 sono ragazze (52,66%) e 258 ragazzi (47,34%). Gli italiani che hanno compilato il questionario sono stati 511, gli stranieri 34. In tutto 78 le province di provenienza dei 545 ragazzi che hanno partecipato all’indagine.
CLICCA QUI PER I DATI DELLA RICERCA
Caro casa, trasporti, spazi dove studiare, ma anche capacità della città di essere ospitale nei confronti degli studenti: questi alcuni dei temi affrontati nell’indagine. E così, in tema di città che sa essere ospitale e aperta, si scopre che alla domanda di quali siano i servizi, le attività e le strutture per vivere la città durante il tempo libero, il campione di studenti ha messo fra le priorità la possibilità di usufruire di palestre, centri sportivi e piscine per fare sport, oltre alla presenza di bar e caffetterie.
Segnalate le necessità, la realtà di Cremona, città a misura di studente non raggiunge la sufficienza, appare sotto la media delle aspettative o delle città che dovrebbero dimostrarsi adatte alla vita di chi frequenta l’università. Eppure nella valutazione di ciò che c’è Cremona appare sopra l’offerta media per concerti di musica classica e contemporanea, ristoranti, spettacoli teatrali e di danza, palestre, parchi, attività culturali e turistiche. Insomma, ciò che c’è funziona, ma sembra di capire che siano gli aspetti più leggeri, a dimensione di giovane, che mancano ancora alla città. E questo in barba alla chiusura anticipata dei pubblici esercizi. C’è forse bisogno di una riflessione che sappia tenere insieme l’esigenza di sicurezza in un centro sempre più 'deserto commerciale', e la vivacità di una città che vuole offrirsi come spazio per i giovani, unica soluzione per la creazione di un presidio sociale che non sia demandato esclusivamente al controllo armato.
I 545 studenti universitari che hanno compilato il questionario online messo a disposizione dal Cersi hanno anche stigmatizzato quali sono i punti di forza della città. Al primo posto per il 20,4% c’è il costo della vita, abbordabile per i più, segue al secondo posto il costo degli alloggi, giudicato positivamente dal 18% del campione. La sicurezza per i cittadini è un aspetto rilevante per il 15,4% e questo – alla luce dei fatti recenti di cronaca – dovrebbe far riflettere.
I punti di debolezza sono la scarsità di appuntamenti di intrattenimento serale per il 21,7%, i collegamenti con le altre città per il 19% e la vivacità culturale per l’11,2%. Se però nel campione si isolano i fuori sede e i pendolari si scopre che per 179 ragazzi i collegamenti con le altre città sono prioritari, seguiti dallo scarso intrattenimento serale pari, sottolineato da 174 studenti. Ed ecco che cosa gli universitari ritengono prioritario nella costruzione di una città che sia veramente a dimensione di studente.
In cima alle richieste c’è la necessità di offrire spazi per l’incontro e lo studio, aperti anche alla sera e nei weekend. Segue la richiesta di organizzare più eventi e momenti di aggregazione specifici per gli studenti universitari di tutti gli atenei. Al terzo posto c’è il suggerimento di aumentare in generale la vivacità della città (diurna e notturna) per i giovani.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris