L'ANALISI
06 Agosto 2024 - 05:20
CASALMAGGIORE - Stop all’anarchia cromatica, arriva il ‘piano colore’. Lo ha annunciato il sindaco Filippo Bongiovanni in consiglio comunale, durante la discussione sulle linee programmatiche del mandato 2024-2025. «Casalmaggiore non ha mai avuto il piano colore e ognuno ha potuto dipingere la propria abitazione come voleva. È ora di porre rimedio a questa stortura», ha detto il primo cittadino. Si tratta in sostanza di uno strumento di pianificazione urbana utilizzato per regolare e armonizzare l’uso dei colori nelle facciate degli edifici di una città o di un’area specifica. L’obbiettivo è finalizzato a preservare l’estetica urbana e il patrimonio architettonico. «Non è uno strumento standard — sottolinea il sindaco — ma un po’ tutti i Comuni l’hanno adottato, almeno per il centro storico».
CATALOGO DEI COLORI
Come funziona? Il Comune approverà una tavolozza di colori, storicamente appropriati, che possono essere utilizzati per le facciate degli edifici. Il piano indicherà anche linee guida per l’applicazione, con indicazioni su come e dove applicare specifici colori. Prima di effettuare modifiche alla facciata di un edificio, i proprietari dovranno pertanto ottenere l’approvazione da parte delle autorità.
LE VARIABILI
I piani del colore possono variare a seconda della posizione e delle caratteristiche delle città. In luoghi con un ricco patrimonio storico, i piani del colore tendono a enfatizzare i colori tradizionali e i materiali storicamente utilizzati per preservare l’integrità architettonica. Nelle città mediterranee ad esempio si punta sulle tonalità pastello, a volte con colori luminosi come il bianco e l’azzurro per riflettere la luce del sole e mantenere gli edifici freschi. Nelle città toscane si usano toni terrosi. A Venezia, ad esempio, i colori delle facciate riflettono le tonalità tradizionali veneziane, con uso di rosso mattone, giallo ocra, e marrone per integrarsi con l’architettura storica. A Casalmaggiore si vedrà.
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