L'ANALISI
02 Agosto 2024 - 05:10
CASALMAGGIORE - La tangenziale che ancora non c’è continua ad agitare il consiglio comunale. È successo anche durante la seduta di mercoledì sera, quando l’argomento è stato trattato in una unica discussione in seguito ad una interpellanza di Annamaria Piccinelli e una interrogazione del gruppo guidato da Luciano Toscani. Tirate le somme, alla fine l’ex sindaco ha obbiettato il fatto che «questa amministrazione non sia riuscita a ottenere dalla Regione i soldi per realizzare l’opera, cosa che invece è riuscita al Comune di Goito che ha ottenuto 90 milioni di euro dal cosiddetto ‘Piano Marshall’ per la sua tangenziale, inizialmente prevista come opera compensativa della Ti-Bre, come la nostra. La nostra Provincia ha puntato su altre opere».
Rispondendo alle domande poste, il sindaco Filippo Bongiovanni ha premesso che «la tangenziale sarà sempre una priorità per chiunque» e ha ricordato che dieci anni fa venne studiato un percorso alternativo, ‘basso’, rispetto all’originale, allora del costo di 25 milioni, «e lo abbiamo inserito in tutti gli accordi quadro di sviluppo territoriale che la Provincia fa con la Regione. È stata inserito anche nel nostro Pgt per lanciare un segnale forte e per far sapere alla popolazione che la strada passa da lì».
Bongiovanni ha poi aggiunto che l’unico ente in grado di progettare l’opera ora è la Provincia. «Noi non abbiamo le capacità tecniche economiche per sostenere un’opera che oggi cuba 40 milioni di euro, quasi il quadruplo del nostro bilancio». L’unica speranza, a meno che riprenda vigore la Ti-Bre secondo le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, è che la Regione possa finanziare a stralci l’infrastruttura, che la Provincia ha articolato in tre lotti, «per sperare magari di avere dei finanziamenti più piccoli e fare dei tratti mano a mano, come come è stato fatto per gli altri due lotti dell'intera tangenziale Casalmaggiore Viadana».
L’assessore regionale Claudia Maria Terzi ha anche fatto presente che occorre coinvolgere l'Anas perché la tangenziale è comunque una variante della 343 Asolana. Nel frattempo è stato installato un varco di monitoraggio a Martignana di Po per controllare i flussi di traffico lungo la statale, per acquisire dati utili. Altri dati importanti, secondo Piccinelli e Toscani, sono quelli dell’inquinamento, perché quelli rilevati tra il 18 febbraio e il 30 luglio 2020 a loro avviso non sono attendibili perché c’era il Covid e il traffico era ridotto. La soluzione possibile, per il vicesindaco Giovanni Leoni, è comunque quella di «continuare con la concertazione» tra gli enti.
A differenza di Piccinelli che ha manifestato soddisfazione per le risposte, Toscani si è detto «insoddisfatto perché non appare nessuna volontà di aprire una stagione nuova». Ha proposto poi una maggiore collaborazione tra le forze politiche locali per creare una documentazione più solida sul traffico e sulla qualità dell’aria, al fine di mobilitare tutte le risorse politiche e ottenere i finanziamenti necessari. Toscani ha chiesto di redigere un ordine del giorno congiunto, coinvolgendo tutte le forze politiche, per sensibilizzare le istituzioni competenti e ottenere i finanziamenti necessari. Una cosa comunque è certa: in una forma o in un’altra, la tangenziale sarà il ‘leit motiv’ di questo mandato amministrativo.
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