L'ANALISI
02 Giugno 2024 - 05:20
CREMONA - «Quest’anno abbiamo voluto ‘alzare l’asticella’ nel coinvolgimento dei giovani nei festeggiamenti repubblicani, iniziando a tessere un dialogo più costruttivo, prevedendo anche momenti di attrazione musicale, con i quali animeremo il centro storico nel pomeriggio di domenica, cercando di trasmettere — in modo diretto, informale e spensierato — il piacere di stare assieme nel giorno della Festa degli Italiani». Il prefetto della provincia di Cremona, Corrado Conforto Galli, evidenzia così la volontà di onorare il 2 giugno, Festa della Repubblica, che viene celebrata oggi in piazza del Comune, puntando sul forte coinvolgimento delle giovani generazioni nella convinzione che proprio a loro va affidato il testimone della conservazione e della propagazione dei valori e dei sentimenti che hanno portato gli italiani a scegliere la democrazia e la libertà il 2 giugno del 1946 dopo il fascismo e l’orrore della Seconda Guerra Mondiale.
Fin dal suo arrivo, l’8 marzo 2022, lei ha caratterizzato la sua azione con poco formalismo (sono molte le sorprese, anche molto spettacolari che la Festa riserverà), privilegiando la relazione umana con i cremonesi. E anche in questa occasione chiama alla partecipazione e alla coesione i cremonesi.
«Credo che sia fondamentale, soprattutto nel periodo attuale in cui si registrano un’apatia diffusa e una crescente disaffezione verso la cosa pubblica, cercare di rinvigorire il senso di appartenenza alla comunità nazionale. Questa è la ragione per la quale abbiamo inteso organizzare una Festa della Repubblica che vada a toccare tutti i tasti, nel tentativo di coinvolgere tutte le componenti della nostra società: dalle istituzioni ai cittadini, per arrivare ai giovani. Una Festa di popolo, insomma, che sia capace di rafforzare il senso di comunità, rimarcando gli elementi che uniscono, come ad esempio il Tricolore, che non deve essere percepito come un semplice segno esteriore di appartenenza, ma al contrario quale simbolo di unione, di legame ed elemento in cui tutti si riconoscono, poiché rappresenta l’insieme di quei valori che una vera Nazione deve necessariamente avere come ‘fondamentali’ condivisi da tutti, senza incertezze e senza condizioni».
Scorrendo il programma della giornata si intuisce la volontà di uscire dal mero ambito istituzionale per farla diventare un momento di riflessione collettiva, ma soprattutto un giorno speciale per tutti i cittadini.
«Penso che sia fondamentale vivere consapevolmente questa ricorrenza, che in fondo rappresenta l’orgoglio di fare parte di una comunità nazionale. Per farlo, a mio avviso, occorre approcciarsi alla celebrazione del 2 giugno non come a una semplice cerimonia rituale, ma approfittare di questa occasione per riflettere e essere onesti intellettualmente e chiederci quanto ognuno di noi, nel proprio piccolo, faccia per la comunità nazionale. Facciamo abbastanza? Occorre, cioè, una forte assunzione di responsabilità da parte di ogni cittadino. Che in fondo è sintetizzata nello slogan che abbiamo voluto scegliere per questa Festa della Repubblica, ovvero: ‘l’Italia chiamò … e l’Italia sono anche Io’, che sarà oggetto di tutta una serie di momenti aggregativi che abbiamo pensato di regalare ai nostri giovani, anche al di fuori delle celebrazioni mattutine, all’insegna del Tricolore. Slogan che può essere letto, allo stesso tempo, sia come un messaggio di volontà di fare parte di questa comunità nazionale che come dovere di ogni cittadino, ‘chiamato’ a fare la propria parte».
A partire dai giovani, ai quali viene dedicata un’attenzione particolare.
«Momenti come questo possono essere la svolta per creare un vero spirito di appartenenza. Troppo spesso c’è il rischio che le istituzioni e il mondo giovanile viaggino a compartimenti stagni, come microcosmi che - a mio avviso, solo apparentemente - faticano a dialogare. Ecco, allora da qui nasce lo sforzo di individuare nuovi metodi per migliorare questo dialogo. La Prefettura è, da sempre, un luogo aperto a queste sollecitazioni. Numerose sono le visite delle scolaresche della provincia, durante le quali cerchiamo di rappresentare i nostri compiti e la nostra missione. A volte si genera un entusiasmo contagioso, e per certi versi inaspettato, come nel caso della scuola secondaria di primo grado Antonio Campi di Cremona che nel progetto di ricostruzione del centro storico di Cremona attraverso il programma ‘Minecraft’ hanno fortemente voluto realizzare anche una sorta di ‘Prefettura virtuale’, ricostruita in modo assolutamente straordinario nei minimi dettagli, che peraltro sarà visitabile la mattina di oggi, 2 giugno, in forma immersiva con visori nello stand appositamente allestito dagli studenti nell’area di ‘SpazioComune’ in piazza Stradivari. È bello e confortante leggere ancora negli occhi di tanti giovani l’entusiasmo nell’essere coinvolti in iniziative che solo superficialmente sembrano legare mondi lontani».
La società cambia rapidamente, le istituzioni devono adeguarsi alle nuove forme di comunicazione, meno retorica e più gioia sono i messaggi che possono inviare se non si vuole correre il rischio di restare isolate.
«Forse questo che inviamo è anche un segnale della necessità che il mondo istituzionale debba individuare altri strumenti, altre corde per approcciarsi al mondo dei giovani, che è sicuramente più volenteroso e disponibile ad essere coinvolto, anche su queste tematiche, di quanto gli adulti in fondo percepiscano».
Sarà una Festa con molti protagonisti, oltre al momento istituzionale sono previste dimostrazioni ed esibizioni con le forze dell’ordine, i militari, i vari corpi che costituiscono l’ossatura della Repubblica. Insomma una Festa corale dell’Italia.
«Voglio ringraziare tutte le componenti e gli organismi dello Stato e degli enti locali operanti in provincia per l’entusiasmo e la partecipazione in piazza a questa Festa, che poi è il modo più semplice e diretto di favorire l’incontro, senza mediazioni, tra queste componenti e i cittadini. Ringrazio anche tutte le strutture del Comune di Cremona per la preziosa collaborazione nell’organizzazione dell’evento e per la sensibilità istituzionale, non sempre scontata, che ci ha consentito di offrire, anche quest’anno, lo spettacolare srotolamento di un lungo tricolore da parte del gruppo S.A.F. dei vigili del fuoco dalla sommità della Torre civica in piazza della Pace, che è uno dei momenti più spettacolari e attesi dalla cittadinanza nell’ambito dei festeggiamenti del 2 giugno. Il messaggio che vogliamo lanciare è che lo Stato, nella sua accezione costituzionale (cioè composto dall’insieme delle realtà locali e di quelle centrali), c’è sempre e opera per tutta la collettività».
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