L'ANALISI
01 Giugno 2024 - 05:25
Il palazzo del Governo di Cremona in versione digitale
CREMONA - «Il prefetto è rimasto colpito dalla realizzazione con Minecraft degli spazi esterni e interni del palazzo della Prefettura», raccontano Monica Boccoli e Simonetta Anelli, le maestre ‘a cubetti’, come da anni sono conosciute in tutta Italia. È stato questo innamoramento al primo clic che ha portato Corrado Conforto Galli a voler coinvolgere i ragazzi dell’Istituto comprensivo Cremona Uno, diretto da Maria Giovanna Manzia, nel ricco programma della Festa della Repubblica.
«Il prefetto ha potuto entrare con un visore nel palazzo del Governo ricostruito dai ragazzi con il videogioco che è un poco l’evoluzione del Lego in digitale — raccontano le due insegnanti che hanno fatto del videogame uno strumento didattico prezioso quanto creativo —. I ragazzi, che ora frequentano la media Campi, hanno ricostruito il centro storico della nostra città e la Prefettura con una verosimiglianza che ha stupito il rappresentante dello Stato a Cremona, che ha potuto aggirarsi nei saloni della sua residenza ricostruiti dai ragazzi nei minimi particolari. Tutto ciò è stato reso possibile proprio dall’ospitalità offertaci dal prefetto ai nostri ragazzi».
Ma come si sa da cosa nasce cosa e dalla realtà virtuale a quella concreta il passo è breve. Così l’aver progettato in Minecraft la Prefettura e averne studiato le funzioni del presidio del governo centrale sul territorio sono azioni che si sono trasformate nella promozione della cittadinanza attiva. Tutto ciò avrà un suo effetto col coinvolgimento sul palco della Festa della Repubblica degli studenti del coro della Campi, 24 in tutto, preparati dalle docenti Laura Corona e Chiara Raitano.
Domani il coro sarà diretto dal maestro Antonino Campisi. «Il coro canterà l’Inno di Mameli — racconta Campisi — con un momento solistico a cappella, affidato ad Amalia Novarese che intonerà la terza strofa dell’Inno, mentre il Coro eseguirà le restanti strofe. Stiamo facendo le prove, i ragazzi sono carichi, carichissimi e noi con loro». L’esperienza del coro unisce, in continuità, scuola primaria e scuola media, un percorso nel segno della musica che fa crescere e che permette ai ragazzi di mettersi in gioco in un’occasione speciale come quella della Festa della Repubblica.
Tutto ciò si traduce in un’ulteriore consapevolezza, come spiega la professoressa Raitano: «Ci sarà una sorpresa che non possiamo svelare, ma che simbolicamente rende più fisica l’appartenenza alla nazione e alla Repubblica che si celebrano il 2 giugno — spiega —. Durante l’inno daremo vita a un momento scenografico che vuole mettere in campo il corpo e la possibilità di fare del senso di appartenenza alla Repubblica un habitus. Sarà una sorpresa per tutti, all’insegna del tricolore. Ma di più non mi faccia dire». Sempre i ragazzi dell’istituto comprensivo Cremona Uno leggeranno dal palco il messaggio che il presidente della Repubblica rivolge alle autorità e ai cittadini.
In questo senso la Festa della Repubblica, fra musica e parole, vuole essere non solo un momento celebrativo, ma anche un’autentica occasione di coesione nazionale nel segno dei principi di democrazia e libertà della Costituzione. Dalla realtà virtuale di Minecraft alla festa in piazza: la celebrazione della Repubblica vuole quanto mai essere partecipata, un’esperienza che permetta di provare direttamente l’emozione di far parte della comunità italiana, di condividerne i valori nel segno della democrazia e della libertà. E che tutto ciò passi attraverso musica e parole e con il coinvolgimento degli studenti sono dettagli non trascurabili e che danno fiato alla fiducia nel futuro.
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