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VERSO IL 2 GIUGNO

Quando l'Italia chiamò...

Domenica i cremonesi celebrano la Festa della Repubblica nel cuore pubblico della città. Stand delle istituzioni e cerimonia in piazza, poi largo ai giovani con aperitivo e silent disco

La Provincia Redazione

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31 Maggio 2024 - 05:15

Quando l'Italia chiamò...

CREMONA - Sul palcoscenico di piazza Stradivari il sipario si alzerà alle 9 con l’inaugurazione degli stand di polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza, esercito, vigili del fuoco, polizia stradale, polizia penitenziaria, Areu 118, Croce rossa italiana, polizia locale, polizia provinciale e Protezione civile: angeli della sicurezza e tutori delle libertà incontreranno i cittadini per raccontarsi, dialogare, confrontarsi.

Solo il preludio delle celebrazioni del 2 giugno: domenica i cremonesi onoreranno il 78° anniversario della fondazione della Repubblica nel cuore pubblico della città. Per le 10.30 in cortile Federico II è fissata la consegna della Costituzione ai neo 18enni e alle 11.15, dal teatro Ponchielli, prenderà il via la sfilata della associazione combattentistiche. Poi, dalle 11.45, la cerimonia istituzionale in piazza del Comune: la corsa della fanfara dei bersaglieri, l’afflusso di medaglieri e labari, lo schieramento dei gonfaloni, la ‘traversata’ della piazza del prefetto Corrado Conforto Galli, l’alzabandiera e i discorsi delle autorità. In coda, spazio alla consegna dei diplomi all’Ordine al merito prima dell’intervento musicale della violinista Sofia Catalano, allieva dell’accademia Stauffer, e dell’inno nazionale eseguito dagli alunni della scuola media Campi.

A proposito: lo stesso istituto scolastico contribuirà alla Festa della Repubblica allestendo una postazione a SpazioComune dove sarà possibile ammirare una ricostruzione virtuale del centro storico cittadino realizzata dagli stessi studenti attraverso Minecraft. I giovani continueranno a essere protagonisti del 2 giugno cremonese per l’intera giornata. Perché dalle 17 piazza della Pace, grazie all’iniziativa del collettivo Ape?Sì, diventerà il luogo di ritrovo di un aperitivo tricolore che si prolungherà fino a tarda sera con la silent disco a cielo aperto. Un invito inclusivo rivolto a tutti i giovani per onorare — anche con il divertimento e la spensieratezza — i valori di libertà e democrazia che il 2 giugno porta con sé. A ispirare la svolta in chiave giovanile è stato proprio il prefetto di Cremona, che ha contribuito in prima persona a coniare lo slogan che accompagna la 78ª Festa della Repubblica: «L’Italia chiamò... e l’Italia sono anche io».

GUARDIA DI FINANZA: «SGUARDO PUNTATO VERSO IL FUTURO CON OTTIMISMO»

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Massimo Dell'Anno

Queste le parole di Massimo Dell’Anna, comandante provinciale della Guardia di Finanza: «La Festa della Repubblica costituisce per tutte le donne e gli uomini della Guardia di Finanza un momento di riflessione per rinnovare il proprio impegno nella difesa dei principi di legalità, in particolare nella tutela della sicurezza economica e finanziaria della provincia, e per rafforzare la comunione con la cittadinanza cremonese sul cammino del progresso e del rinnovamento del patto sociale basato su una maggiore equità fiscale. Dai principi fondanti della Repubblica discende infatti un prezioso patrimonio di valori morali e professionali che caratterizza il Corpo e che va ben oltre l’esecuzione del servizio d’istituto, rinvigorendo sempre più, nell’agire quotidiano, il legame con l’operosa provincia di Cremona. Noi fiamme gialle siamo consapevoli della complessità e dell’importanza della nostra missione perché senza il rispetto delle regole non può esservi vera libertà anche nel sistema economico-finanziario. Quest’anno, nel 250° anniversario di fondazione del Corpo, si è adottato il motto ‘nella tradizione il futuro’ significando che bisogna guardare alle sfide che ci attendono rimanendo ben ancorati alle tradizioni; sarà dunque emozionante festeggiare l’anniversario della Repubblica con i cittadini e guardare insieme con ottimismo al futuro, consapevoli del peso delle storia e delle tradizioni cremonesi nel cammino della Repubblica italiana».

POLIZIA PENITENZIARIA: «OLTRE IL CARCERE. NOI AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ»

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Pier Luigi Parentera

In occasione della Festa della Repubblica, in piazza del Comune sarà presente anche la polizia penitenziaria, in servizio nella casa circondariale di via Ca’ del Ferro. «Una nostra aliquota sarà schierata con le forze dell’ordine — riferisce il sostituto commissario coordinatore Pier Luigi Parentera, comandante, in servizio a Cremona dal 2003 e responsabile dal 2019 —. Avremo uno stand del reparto, congiuntamente alle forze armate, alla Protezione civile e al 118». Per i cittadini sarà una occasione per entrare in contatto sia con il personale che con i mezzi. «Penso che l’occasione della Festa della Repubblica sia particolarmente significativa — sottolinea il comandante —. È bello che il prefetto intenda solennizzare la ricorrenza in questo modo, così partecipato, perché dà l’occasione a noi di farci sentire vicini ai cittadini, di cui siamo al servizio. Dietro il nostro lavoro ci sono competenze e professionalità e noi vogliamo che la gente ci percepisca come polizia di prossimità». Il corpo di polizia penitenziaria, ricorda Parentera, svolge anche «servizi d’ordine esterni ai seggi elettorali, ma è presente anche allo stadio», dovendo sempre garantire la sicurezza e la sorveglianza dei detenuti, destinatari di provvedimenti definitivi o provvisori, e gestire e garantire la sicurezza durante i trasferimenti dei detenuti tra diversi istituti penitenziari o verso tribunali, ospedali e altre destinazioni autorizzate.

PROTEZIONE CIVILE: «UNA SQUADRA ANTI EMERGENZA DI 750 VOLONTARI»

Mirko Signoroni

La Protezione civile provinciale si occupa di attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza. «Le attività che sono state messe in atto in questi anni sono numerose: basti pensare ai piani provinciali, che pianificano le emergenze sul nostro territorio, oppure alle attività di divulgazione della cultura della protezione civile, che ogni anno promuoviamo nelle scuole di ogni ordine e grado grazie alle attività proposte dai nostri volontari», spiega il presidente della Provincia Mirko Signoroni. E a proposito di persone, «è giusto parlare della gestione del volontariato di Protezione civile, braccio operativo della Provincia, che sul territorio può contare su 33 gruppi per 750 volontari operativi. Gli interventi che vengono effettuati per il rischio idraulico e per l’assistenza della popolazione sono innumerevoli e in quest’ultimo ambito voglio ricordare il grande lavoro svolto in occasione dell’emergenza Covid. E un grazie va a loro che ci permettono di poter realizzare molti progetti e operare in emergenza. Attualmente stiamo lavorando per la realizzazione di quattro centri polifunzionali di emergenza (Cremona, Crema, Martignana di Po e Piadena) che saranno il punto di riferimento dei Comuni in caso di bisogno. Ingenti investimenti sono stati fatti anche per il potenziamento della Colonna Mobile Provinciale, grazie ai finanziamenti ottenuti da Regione Lombardia».

VIGILI DEL FUOCO

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Antonio Pugliano

La festa del 2 giugno in programma fra le piazze del centro storico della città vedrà la presenza, tra gli altri, anche dei vigili del fuoco. Antonio Pugliano, comandante provinciale, esprime così l’importanza della ricorrenza: «Noi siamo un dipartimento che afferisce al ministero degli Interni e perciò la Festa della Repubblica è un qualcosa di importantissimo, che sentiamo profondamente. Durante le tradizionali celebrazioni che si terranno nel centro storico della città, in particolare in piazza del Comune, saremo in prima linea. Non solo con un ruolo istituzionale, ma con l’obiettivo anche di mostrare a tutti i cittadini presenti parte del nostro operato quotidiano. A tal proposito, stiamo pensando a varie iniziative. Innanzitutto verrà calata un’enorme bandiera di 40 metri dalla torre civica. Di questo si occuperà il gruppo Saf (Speleo Alpino Fluviale). Inoltre, insieme alle forze del soccorso tecnico e sanitario, creeremo in piazza Stradivari una simulazione di un incidente stradale. Verranno ribaltate appositamente due macchine e il nostro compito sarà quella di dimostrare come avviene un intervento di soccorso, estraendo le persone dall’interno dell’abitacolo e spegnendo un eventuale principio d’incendio che si potrebbe creare. Ci piace l’idea di farlo insieme ad altre realtà, perché è proprio così che funziona. Pensate, che il 10% dei nostri interventi totali sono dovuti proprio a incidenti sulla strada».

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