L'ANALISI
10 Maggio 2024 - 18:22
CREMA - «Genitori fatevi sentire: partecipate alla commissione Politiche sociali di martedì, convocata proprio per affrontare la questione del taglio della sesta sezione della scuola materna Franceschini». L’invito a prendere parte alla riunione, che si aprirà alle 18.15 in aula degli Ostaggi, arriva da Laura Zanibelli, consigliera di Forza Italia. L’orario potrebbe essere comodo per i genitori lavoratori. Il pubblico non potrà chiaramente intervenire nel dibattito tra i consiglieri, vige infatti lo stesso regolamento delle sedute in aula degli Ostaggi.
«Come centrodestra — chiarisce Zanibelli — abbiamo chiesto la convocazione per acquisire elementi di chiarezza nel merito della scelta amministrativa di chiudere una sezione alla materna Franceschini, dando anche disponibilità a un diverso approccio per non accorpare la classe, nell’interesse dei bambini, delle famiglie e della scuola stessa. Vogliamo quindi informare i genitori della convocazione. Martedì era l’unico giorno disponibile per la riunione. Le famiglie — aggiunge — avranno così la possibilità di essere direttamente informate all’interno di un ambito istituzionale».
Con Zanibelli, anche Andrea Bergamaschini (Lega), Paolo Patrini (Fratelli d’Italia) e Ilaria Chiodo (lista civica Borghetti). La contrarietà dei genitori è già stata ampiamente argomentata nei giorni scorsi dai loro rappresentanti: Laura Carelli, che presiede il Comitato di gestione della materna, oltre a quattro mamme di bimbi di altrettante sezioni. Ossia Daniela Venturini, Laura Ardia, Elena Pini e Raffaella Mainardi (il figlio di quest’ultima arriverà a settembre).
«Le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale non non sono state presentate in modo trasparente — hanno sottolineato le cinque rappresentanti dei genitori —: si è parlato di calo demografico, ma per la Franceschini vi sono sempre liste di attesa. Perché chiudere la sezione al Montessori? Tra l’altro, quest’anno le domande di iscrizione sono state in aumento rispetto al precedente, non in calo».
Il motivo è la richiesta, che arriva anche da fuori città, di poter iscrivere bambini figli di chi non vive a Crema, ma ci lavora. «Inoltre, se il calo demografico è reale tanto da ridurre una sezione della scuola materna, per quale motivo il Comune sta costruendo un nuovo asilo nido, aumentando i posti per questa fascia d’età?», si chiedono le mamme.
Poi il timore di classi ‘pollaio’: «Il Comune sostiene che ci saranno cinque sezioni da 25 bambini l’una. In realtà, una classe sarà da 20 data la presenza di due bimbi con grave disabilità, poi due da 27 alunni e due da 28».
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