L'ANALISI
04 Maggio 2024 - 10:19
CREMA - Rappresentano i genitori della scuola dell’infanzia comunale Franceschini e sono Laura Carelli, che presiede il Comitato di gestione della materna, e quattro mamme di bimbi di altrettante sezioni: Daniela Venturini, Laura Ardia, Elena Pini e Raffaella Mainardi (il figlio di quest’ultima arriverà a settembre). «Diamo voce ai genitori dei bambini iscritti per il nuovo anno scolastico, preoccupati per la situazione che si è creata e la nuova organizzazione».
Il riferimento è al taglio, confermato dal Comune, della sesta sezione, con conseguente trasferimento dei bimbi nelle altre cinque. Molte mamme e molti papà non sono d’accordo, come già emerso nelle scorse settimane.
«Le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale non sono chiare e non sono state presentate in modo trasparente – scrivono le cinque rappresentanti dei genitori –: si è parlato di calo demografico ma per la Franceschini vi sono sempre liste di attesa. Perché chiudere la sezione al Montessori? Tra l’altro, per quest’anno le domande di iscrizione sono state in aumento rispetto allo scorso anno, non in calo. Inoltre, se il calo demografico è reale tanto da ridurre una sezione della scuola materna, per quale motivo il Comune sta costruendo un nuovo asilo nido, aumentando i posti per questa fascia d’età?».
Critiche circostanziate che rispediscono al mittente, ovvero all’attenzione dell’assessore all’Istruzione Emanuela Nichetti, anche quanto sostenuto dall’ente locale in merito alla riorganizzazione delle classi.
«Non si è tenuto in alcun conto il fatto che diverse famiglie non residenti scelgono l’ex Montessori perché i genitori lavorano a Crema, oppure perché i nonni vivono in città, o ancora hanno fratelli iscritti già alla materna o alla primaria di Borgo San Pietro con cui è in atto la continuità. Non accogliere questi bambini significa creare un disagio enorme alle loro famiglie. Il Comune sostiene, nel documento inviato ai genitori, che ci saranno cinque sezioni da 25 bambini l’una. In realtà non è così Una classe sarà da 20 data la presenza di due bambini con grave disabilità, due classi da 27 alunni e due con 28 alunni per preservare l’equilibrio numerico per età, continuità delle maestre. Uno solo in meno rispetto al massimo di legge che è 29, numeri mai visti in via Bottesini, certamente classi sovraffollate che ridurranno la qualità pedagogico formativa e il benessere dei bambini».
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