L'ANALISI
30 Aprile 2024 - 05:25
Monsignor Daniele Gianotti e fra Angelo Borghino
CREMA - Prime prove di Unità pastorale. Prima ancora che i frati Cappuccini lascino i Sabbioni (entro il 2026 come annunciato a suo tempo dal loro ministro provinciale Angelo Borghino, oppure entro il 2029 come hanno chiesto i parrocchiani), il dialogo con Ombriano per avviare l’Unità pastorale è già iniziato.
Domenica sera, al bar dell’oratorio dei Sabbioni, si sono ritrovati alcuni membri dei consigli pastorali delle due parrocchie, insieme ai frati Tommaso Grigis e Antonio Berlingueri da una parte e don Gabriele Frassi e don Stefano Savoia dall’altra. Secondo la ventina di partecipanti si è trattato soltanto di un momento di conoscenza reciproca, con una cena molto semplice, nella quale è stato consumato un piatto caldo fatto preparare dai frati e poi si è condiviso ciò che ciascuno dei partecipanti ha portato.
«Ci siamo incontrati per conoscerci – ha spiegato Silvana Abbondio – ma senza affrontare argomenti particolari. Ci siamo lasciati dicendoci che ci rivedremo».
Una cena comune tra i rappresentanti delle due parrocchie non era mai avvenuta in passato. Che si sia trattato di un primo passo verso l’Unità pastorale è più di una sensazione.
«L’Unità pastorale si farà – ha spiegato Alfredo Moretti, membro della confraternita dei Sabbioni – e nei prossimi mesi occorrerà iniziare a definirne l’organizzazione e il funzionamento, anche perché dall’anno prossimo si parte».
Sabbioni e Ombriano sono due parrocchie molto popolose e molto attive e in più dispongono di strutture di primo livello, come oratori spaziosi e accoglienti e impianti sportivi. Prima che i frati lascino la parrocchia ci sarà da definire come regolamentare le loro proprietà, che sono la chiesa e il convento (l’oratorio appartiene alla Diocesi). Qui entreranno in casa problemi come la manutenzione e la responsabilità. A proposito di manutenzioni, dal tetto della chiesa dei Sabbioni ci sono infiltrazioni di acqua piovana, che stanno danneggiando un affresco. Per ripararlo pare occorra l’autorizzazione della Soprintendenza, ma il sopralluogo tarda ad arrivare.
In vista dell’Unità pastorale, le due parrocchie dovranno capire come organizzare i Grest (magari dividendoseli per fasce di età), come conciliare il gruppo Caritas dei Sabbioni con quello della fondazione San Vincenzo di Ombriano, se mantenere in vita entrambe le società di calcio e, una volta che i Cappuccini saranno partiti, come organizzare le messe riducendone il numero, dal momento che i sacerdoti disponibili a celebrarle diminuiranno.
L’operazione di unione delle due realtà non è certamente semplice e dovrà toccare necessariamente anche l’aspetto amministrativo-contabile. Nel frattempo, il primo passo è compiuto.
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