L'ANALISI
15 Aprile 2024 - 05:25
CREMA - Il più grande parco della città è pronto e aperto. Oltre ventimila metri quadrati di prato, attraversati dal Cresmiero, con 120 nuovi alberi messi a dimora nei mesi scorsi. Il tutto percorribile anche grazie alla pista ciclopedonale, compreso il ponticello sullo scolmatore.
L’area verde della Gronda nord è ultimata da alcuni giorni, alla conclusione dei collaudi effettuati sull’attraversamento del corso d’acqua e dunque tolta l’ultima recinzione di cantiere.
La ciclabile rappresenta il collegamento tra il percorso protetto di via Indipendenza e quello della Gronda, andando di fatto a completare un anello di circa cinque chilometri. «Il parco urbano rivaleggia in dimensioni solo con il Bonaldi — sottolinea l’assessore comunale alla Pianificazione territoriale Cinzia Fontana —: al momento sono i due più estesi della città, in attesa ovviamente che abbia luogo la riqualificazione attorno all’ex cascina Pierina, da 100mila metri quadrati. A quel punto il primato passerà di mano».
Quest’ultimo recupero, comunque, richiederà ancora una decina di mesi di lavori, con la massima attenzione a eventuali ritrovamenti, dopo la scoperta di tracce di un villaggio di palafitte dell’età del bronzo, risalente al 1.500 Avanti Cristo circa. Ma tornando all’area tra il quartiere di San Carlo e la Gronda nord, costeggia via Milano e ha permesso di mettere a disposizione dei cremaschi una vasta zona prima sostanzialmente inutilizzata a nord ovest della città. L’intervento fa parte di un progetto di «riqualificazione urbana» a carico dei privati che avevano realizzato, tra il 2019 e il 2022, i nuovi insediamenti commerciali tra via Milano e viale Europa.
Il polmone verde occupa il triangolo di terreno tra i condomini del quartiere, il sottopassociclo pedonale che porta al centro commerciale Gran Rondò e la Gronda. Nella stessa zona, l’anno scorso era stato recuperato anche lo spazio della storica ortaglia: un appezzamento di terreno tra via Milano e viale Europa che misura 3.039 metri quadrati. Il programma integrato d’intervento, per cui l’area era stata ceduta al Comune, risale al 2017. L’intervento ha visto la piantumazione di 20 alberi e la realizzazione di un percorso pedonale in autobloccanti. Inoltre, impianto di irrigazione, illuminazione, predisposizione per la videosorveglianza e arredo urbano. E le novità degli ultimi mesi vanno di fatto ad incrementare il patrimonio arboreo della città.
Secondo i dati forniti dal Comune, tra il 2023 e e i primi mesi del 2024, il saldo è positivo ed equivale a 122 alberi in più: a fronte di 40 abbattuti, entro il prossimo autunno il Comune ne piantumerà 162. In totale sono 6.222 le piante in città, delle quali 500 da monitorare nei prossimi anni in quanto a fine vita o a rischio. Sono state programmate anche 40 sostituzioni di alberi abbattuti nelle vie cittadine. Verranno acquistate per essere messe a dimora nel periodo autunnale. Infine da valutare ci sono le condizioni di salute di alcune grandi piante che, in caso di peggioramento, dovranno essere abattute. Ma si spera sino all’ultimo possano restare dove sono.
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