L'ANALISI
13 Aprile 2024 - 05:05
Un’elaborazione grafica del villaggio palafitticolo emerso all’ex Pierina
CREMA - Un insediamento dell’età del bronzo, databile approssimativamente intorno al 1.500 Avanti Cristo, di gran lunga il più antico nell’area cittadina e con pochi eguali in tutto il territorio. Questa la sensazionale scoperta – che dovrà essere ora approfondita con ulteriori studi e, se ci saranno i fondi, anche con altre indagini sul campo – degli archeologi incaricati dalla Sovrintendenza, che hanno appena concluso degli scavi nell’area del cantiere della riqualificazione del parco dell’ex Pierina. Una spesa di poco superiore ai 22mila euro, con l’intervento curato dall’azienda Ra.Ga. di Como.
«Gli scavi sono chiusi – sottolinea Nicoletta Cecchini, funzionario della Soprintendenza di Cremona, Mantova e Brescia, competente per il Cremasco –: i rinvenimenti ci consentono di affermare che nell’area del parco dell’ex cascina c’era questo insediamento. Pensiamo che possa essere un villaggio di palafitte, stante la caratteristica del territorio, che era caratterizzato da molte zone umide, e per via della presenza di fondazioni per pali tipiche di queste costruzioni. Ci sono una serie di accertamenti di laboratorio e non solo ancora da effettuare, potremo essere più precisi tra qualche settimana».
Evidente che una ripresa delle indagini potrebbe essere dietro l’angolo, da valutare anche un’eventuale raccolta fondi. Al fianco di Cecchini ha seguito l’iter delle prime verifiche la collega Cristina Longhi dell’ufficio di Brescia, specialista nelle ricerche archeologiche relative all’era preistorica. Nel frattempo, il cantiere all’interno del parco va avanti, ma è chiaro che ci saranno delle accortezze, soprattutto nel caso di scavi, come quelli necessari per la realizzazione delle piste ciclo pedonali che attraverseranno l’area verde e per quelli per la realizzazione dei relativi impianti di illuminazione e posa dei lampioni. Ci sarà la consulenza di un archeologo.
«Se necessario, verrà fermato» conferma l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi. L’opera prevede il raddoppio dell’attuale patrimonio arboreo di pregio, aggiungendo oltre 100 alberi, e si concluderà entro una decina di mesi. Un investimento complessivo da 1,1 milioni di euro, per riportare a nuova vita il più grande polmone verde della città, circa 100mila metri quadrati, dopo ben 24 anni di oblio. A fianco dello storico cancello della cascina, verrà realizzato l’ingresso carraio per il parcheggio. Verso lo skate park, l’area verde ospiterà i giochi per bambini e un playground per basket e volley La cascina sarà messa in sicurezza, recintandola e lasciando varchi d’accesso per la manutenzione.
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