L'ANALISI
31 Gennaio 2024 - 05:05
Le scuole medie di Sesto
SESTO CREMONESE - Studiare al freddo e al gelo non è proprio il massimo. Passi il guasto improvviso, uno digrigna i denti e sui banchi di scuola per un giorno alunni e professori possono sacrificarsi e tenersi addosso cuffie e giubbotti. Ma se malgrado le segnalazioni al Comune, l’imprevisto si ripete anche il giorno seguente, con i caloriferi che rimangono gelati proprio nei giorni della merla, che sono quelli più freddi dell’anno, scoppia il putiferio.
Il gruppo di whatsApp delle mamme è stato inondato di lamentele e proteste. È quello che è successo ieri alle medie di via Boldori, dove per il secondo giorno consecutivo la caldaia è andata in tilt e le aule sono rimaste ghiacciate. Lunedì i bidelli hanno segnalato subito l’imprevisto al Comune che si è attivato, ma ieri mattina il disagio si è ripetuto e molti ragazzi hanno fatto dietrofront tornandosene a casa.
«Molti dei nostri figli questa mattina (ieri per chi legge, ndr) non se la sono sentita di restare in classe – lamenta una mamma – ci hanno chiamato e siamo venuti a prelevarli, ma molti sono stati costretti a chiedere permessi al lavoro; nella classe di mio figlio su ventuno sono rimasti a scuola in quattro, mi è stato detto che qualche insegnante si è lamentato, ma se poi per questo freddo i ragazzi si ammalano e devono rimanere a letto, i problemi sono nostri. Ci hanno detto che si è trattato di una rottura alla regolazione del termostato e ci può stare che si verifichi l’imprevisto, ma deve essere un problema che si risolve subito e se non era possibile, i genitori andavano avvisati tempestivamente, tanto abbiamo tutti le email. Questa scuola accoglie i bambini di tre paesi, oltre a Sesto ci sono Spinadesco e Acquanegra e quelli che vengono con il pulmino, avendo come quasi tutti, i genitori al lavoro, se non hanno qualcuno in famiglia che viene a prelevarli devono restare qui al freddo».
«Quando lunedì abbiamo sollevato il problema – incalza un’altra mamma – qualcuno poteva verificare che fosse tutto a posto, che la situazione cioè fosse tornata alla normalità, invece a quanto pare non è stato così e siamo stati costretti a riportare a casa i nostri figli per evitare che si buscassero qualche malanno».
«Sono molto dispiaciuto – replica il sindaco Carlo Vezzini - comprendo i disagi e mi scuso con i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti; si è trattato di un guasto improvviso al timer che regola lo spegnimento e l’accensione della caldaia. Quando siamo stati avvisati abbiamo allertato tempestivamente l’elettricista e pensavamo fosse tutto risolto. Ci hanno assicurato che il guasto è stato riparato definitivamente».
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