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CREMA: IL CASO

Al Pacioli in aula con i giubbotti, studenti sul piede di guerra

I rappresentanti: sit-in di protesta lunedì in via Dogali se il problema del riscaldamento non verrà risolto. Interrogazione della Lega. La Provincia, proprietaria degli immobili: «Affidato l’incarico per intervenire»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

12 Gennaio 2024 - 05:05

Al Pacioli in aula coi giubbotti, studenti sul piede di guerra

CREMA - Mentre gli studenti annunciano un sit-in di protesta per lunedì, si muove la politica sul problema del riscaldamento guasto, o malfunzionante, nelle due sedi dell’istituto superiore Pacioli. E soprattutto su quello della palestra al gelo, al pari dell’attigua tensostruttura di via Dogali, utilizzate anche dal vicino istituto Galilei e da squadre giovanili di basket. Il consigliere comunale Andrea Bergamaschini e quello provinciale Palmiro Angelo Bibiani, entrambi in quota Lega, hanno protocollato ieri mattina due segnalazioni, una indirizzata al Comune e l’altra alla Provincia.

«Nel corso dei mesi, ci sono state numerose lamentele di cittadini, studenti e docenti — affermano — sulle condizioni della palestra. Da diverso tempo, l’impianto è sprovvisto di riscaldamento, rendendo di fatto la struttura inagibile per chi la frequenta ogni giorno». Ma il fatto che da novembre l’edificio e anche la vicina tensostruttura siano al freddo non è l’unico problema.

«A ciò si aggiungono — proseguono i due consiglieri — altri disservizi: illuminazione insufficiente e ad alto consumo energetico, campo da gioco ammalorato e già oggetto di sanzioni da parte della Federazione Pallacanestro, finestra pericolante, canestri non adeguati, docce guaste, servizi igienici inutilizzabili, livello di pulizia ai limiti della praticabilità, lance antincendio danneggiate, mancanza di maniglioni antipanico e armadietti divelti. È una situazione ben nota alle istituzioni, ma nessuno interviene. È inconcepibile che due enti della stessa parte politica, Provincia e Comune, non dialoghino tra di loro per risolvere una situazione di completa criticità che perdura da mesi. Il primo, che ha in convenzione le palestre, si deve fare garante del loro buon funzionamento; la seconda, che è proprietaria delle strutture, deve risolvere i problemi».

La preside Paola Viccardi

Alla questione palestre al gelo, in una scuola che ha un liceo sportivo e un corso tecnico sportivo e che si protrae da novembre (il 27 di quel mese la Provincia aveva inviato una mail spiegando che fosse necessario sostituire il motore), si è aggiunta al rientro dalle vacanze natalizie quella del riscaldamento dei due edifici scolastici di via Delle Grazie e di via Dogali. In molte classi e nell’aula magna i caloriferi risultavano spenti o non funzionanti, con temperature proibitive. Sicuramente al di sotto dei 18 gradi minimi necessari. Una condizione infelice per chi deve stare fermo e seduto per 6-8 ore al giorno e che ha sollevato le proteste degli allievi. Per lunedì, quelli della sede di via Dogali hanno annunciato il sit-in.

Il presidente della Provincia Mirko Signoroni

La dirigente scolastica, Paola Viccardi, da parte sua ha spiegato al personale di aver «più volte segnalato i problemi agli uffici della Provincia e di attendere una soluzione». L’ente ha risposto attraverso il presidente, Mirko Signoroni: «Il pezzo che stavamo aspettando per riparare il motore che riscalda la palestra è arrivato. Stiamo attendendo una puleggia per sollevarlo e metterlo in funzione. Nei prossimi giorni farò un sopralluogo di persona, per verificare quanto segnalato da Bibiani. Alcune cose mi risultavano essere già state sistemate. Certo, non l’impianto di illuminazione o la pavimentazione, che andrebbero rifatti. Per quanto concerne la sede di via Delle Grazie, si è verificato un guasto al riscaldamento al momento della riaccensione dopo le festività, per il quale abbiamo già affidato l’incarico per intervenire».

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