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CREMONA. IL LUTTO

Addio a Luigino Poli, per decenni anima dell'omonimo negozio di ottica in via Solferino

Un volto noto, un uomo e un commerciante stimato. Il ricordo di Zeliani: "Un amico, un signore, una persona intelligente"

Fulvio Nicodemo Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

08 Gennaio 2024 - 15:57

Addio a Luigino Poli, per decenni anima dell'omonimo negozio di ottica in via Solferino

Luigino Poli in una foto d'archivio

CREMONA - È morto Luigino Poli che per decenni ha gestito l'omonimo negozio di ottica in via Solferino, si è spento all'ospedale Maggiore, dove era ricoverato da tempo. Il funerale verrà celebrato venerdì alle 11 nella chiesa di Cristo Re. Lascia i figli Paolo, Patrizia e il nipote Davide. Un volto noto, un uomo e un commerciante stimato: vestito sempre impeccabilmente, giacca e cravatta, occhiali dorati, passo cadenzato da gentleman con il saluto sempre pronto (così come la risposta a qualcosa che non gli garbava) per clienti e colleghi, che lo ricordano incedere nella via salutando a destra e a manca.

Poli aveva iniziato presto a lavorare, prima facendo 'il giovane di bottega', come amava definirsi, dall'ottica Varani, un altro negozio storico di Cremona. Poi il grande passo, la scommessa: una 'bottega' tutta sua e l'occasione si presenta nei primi anni '70 quando rileva un negozio di via Solferino che diventa così 'Ottica Poli', non solo un punto di riferimento per tantissimi clienti, ma anche per amici e colleghi, quando, anche se si lavorava sodo, i negozi erano un punto di incontro, di scambi di opinione, fossero di sport, di sociale, di politica.

Ben presto Luigino intuisce che i tempi per il commercio stanno per cambiare, che non «basta più aprire la saracinesca», amava dire, erano i commercianti che dovevano muoversi. E così agli inizi degli anni '80 Poli inventa, assieme agli amici e colleghi Luciano Bozzoli e Luciano Zeliani (celeberrimi i loro negozi di abbigliamento il primo e di stoviglie e porcellane il secondo) l'associazione 'Via Solferino' che ben presto diventa un marchio prestigioso, facendo della strada un brand, che crea coesione tra i negozianti e organizza tante iniziative per i consumatori. Sua è l'idea di Santa Lucia: le cassette per le letterine, le vetrine addobbate a tema, i contenitori per l'acqua e il fieno. E non solo: un altro suo amico arrivava in via Solferino vestito da Santa Lucia e portava alla cavezza un asinello vero, il codazzo di bambini, un po' impauriti dal velo della santa, era scontato, l'appuntamento era diventato fisso.

Oltre al lavoro e alla famiglia Poli aveva anche un'altra passione: la politica, anche se a volte sbottava polemicamente: «Mi ci hanno portato dentro loro», riferendosi allo scontro che nei primi anni '90 si era verificato tra la giunta comunale, con le prime isole pedonali, i centri commerciali e altre scelte non gradite, e il mondo del commercio.

La 'Via Solferino' (dietro questa sua intuizione nasceranno qualche anno dopo 'Le Botteghe del Centro') diventa molto critica rispetto alle giunte, e sostenuta anche dall'Ascom di Fabio Pasquali, assume posizioni molto dure, delegazioni di commercianti, tra i primi Luigino Poli, vengono ricevute in municipio dove le riunioni erano molto accese, nei toni e nei contenuti.

Dalla protesta alla proposta il passo sarà breve: Poli entra a far parte dell'Udc di Pierferdinando Casini, e diventa consigliere comunale, distinguendosi per la sua tenacia a difendere gli interessi dei 'bottegai', riappropriandosi di un'espressione che voleva essere denigratoria.

Poi la pensione e il passaggio di consegne, solidarietà e famiglia diventano i suoi interessi principali. «Lo conoscevo da più di 50 anni, abbiamo lavorato in via Solferino ogni giorno della nostra vita - dice Luciano Zeliani - un amico, un signore, una persona intelligente, quante ne abbiamo inventate insieme, mi mancherà».

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