L'ANALISI
13 Dicembre 2023 - 05:10
Pietro Bacecchi
CREMA - Non si rassegna a essere stato pensionato d’ufficio, l’ormai ex dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Crema Due, Pietro Bacecchi. E con lui non si rassegnano nemmeno i colleghi lombardi, che hanno subito la stessa sorte. Del tutto inattesa dopo che, a tutti quanti, era stato concesso il «trattenimento in servizio» per un altro anno, revocato agli inizi di novembre dalla Corte dei conti. «Il parlamentare lombardo della Lega, Stefano Candiani — afferma lo stesso Bacecchi — ha presentato un’interrogazione alla Camera dei deputati. A breve, qualcuno dovrà dare una risposta ai quesiti, che sono stati posti sulla nostra situazione». La via della politica non è comunque l’unica che i presidi pensionati d’imperio stanno percorrendo, come spiega il dirigente cremasco: «Abbiamo deciso di presentare ricorso al giudice del lavoro. I legali sono al lavoro e nei prossimi giorni il testo sarà pronto».
La battaglia, dunque, non tende a smorzarsi, anche se più il tempo passa e maggiore è il rischio che diminuisca di significato. Con Bacecchi e quindi a favore del reintegro in servizio del loro dirigente, si sono già schierati gli insegnanti, il personale non docente e anche i genitori degli alunni dei sei plessi dei quali si compone l’istituto comprensivo Crema Due, che sono quelli delle scuole dell’infanzia di Sabbioni e Capergnanica, delle primaria di Ombriano, Sabbioni e Capergnanica e della scuola media di Ombriano. Personale e famiglie, nelle scorse settimane, hanno dato vita a una raccolta di firme per chiedere all’Ufficio scolastico regionale e al ministero dell’Istruzione che il dirigente possa almeno concludere l’anno scolastico in corso, portando a termine il lavoro iniziato.
Cambiare timoniere a lezioni avviate e a progetti in corso, del resto, non è mai una buona soluzione per un’istituzione. In attesa di un pronunciamento della politica e del giudice del lavoro, Bacecchi continua ad andare a scuola per restare aggiornato su quanto si sta facendo e per non trovarsi spiazzato nel momento in cui dovesse essere deciso il suo reintegro. Staccare la spina per due mesi o magari più sarebbe deleterio. Nel frattempo, però, l’Ic Crema Due prosegue la sua attività sotto la guida di un preside reggente, che è Attilio Maccoppi, costretto a dividersi tra il comprensivo Crema Uno, del quale è titolare e, appunto, il Crema Due. Il motivo per il quale Bacecchi e altri colleghi lombardi sono stati collocati a riposo dalla sera alla mattina e dunque senza preavviso è stato spiegato dalla Corte dei conti. In pratica, la concessione del trattenimento in servizio è possibile soltanto in presenza di progetti di valenza europea già avviati. Concedendo la proroga di un anno, si permette al dirigente scolastico di portare a termine il lavoro. Ebbene, al Crema Due i progetti europei non mancano, ma la magistratura contabile ha ritenuto che non rispondessero ai requisii richiesti. Avesse fatto le sue valutazioni prima del primo settembre, Bacecchi e gli altri dirigenti non avrebbero iniziato l’anno scolastico e il problema non si sarebbe posto. Ora si è creata questa situazione di incertezza, che ha messo in crisi le scuole, oltre a lasciare i presidi coinvolti senza stipendio e per il momento ancora senza la pensione.
Ma al di là dell’aspetto economico, l’ormai ex dirigente ne fa una questione di principio e, supportato dal legale Marcello Palnieri, prosegue la sua battaglia.
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