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GIORNATA INTERNAZIONALE

Eliminazione della violenza contro le donne: al Manin incontro con la Polizia di Stato

Gli studenti hanno avuto la possibilità di affrontare con esperti del settore un tema attuale e di grande rilevanza formativa

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

24 Novembre 2023 - 14:08

Eliminazione della violenza contro le donne: al Manin incontro con la Polizia Stato

CREMONA - «Per favore, non presentatevi più all’ultimo appuntamento. Chiamate le forze dell’ordine, perché l’ultimo appuntamento è il momento, in assoluto, più pericoloso di una relazione». La voce è potente, l’appello accorato. Nunzio Trabace, primo dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, lo ha lanciato, oggi, nell’aula magna del liceo Manin. L’occasione: ‘...questo non è amore 2023 #Aiutiamoledonneadifendersi’. È il titolo dell’incontro, a cui hanno partecipato gli attori della rete antiviolenza: il commissario capo della Divisione Anticrimine, Ester Esposito, il sostituto commissario Alberto Casarotti, responsabile della sezione operativa per la sicurezza cibernetica (ha parlato dell’Heat speech online: i discorsi di incitamento all’odio in tutte le sue forme: verbali, scritte, figurative, multimediali), per Aida Tatiana Bandirali, che ha spiegato come funziona il centro aiuto alle donne, e Francesca Marino, che ha acceso i riflettori sul Centro di aiuto ascolto uomini maltrattanti, situato a Castelleone, il solo in provincia di Cremona.

Moderato dal commissario capo, Claudia Vismara, capo di Gabinetto della Questura, l’incontro si è aperto con l’intervento della professoressa Giusy Rosato: «Di fronte all’ennesimo episodio di cronaca di inaudita efferatezza, urge inevitabilmente una risposta culturale, una rivisitazione totale delle dinamiche sociali, sradicando dalla società i residui di un maschilismo arcaico, di un patriarcato ancora fortemente radicato». Urge «un cambiamento di rotta in termini valoriali. Da più parti si sta chiamando in causa la scuola come luogo preminente dove educare all’affettività, alle relazioni, al rispetto, alla legalità».

La docente sottolinea che «nelle nostre scuole l’educazione alla legalità è uno dei rami più ricchi di quel meraviglioso albero che è l’educazione nella sua globalità. Già, perché la scuola è sicuramente istruzione, formazione, ma è soprattutto educazione». La prof Rosato ha ringraziato i relatori: «Fare rete, fare comunità: così si costruisce il villaggio dell’educazione, con una pluralità di voci, con una molteplicità di attori sociali».

La violenza ha varie facce: fisica, economica, psicologica. «Non bisogna arrivare al livido in faccia - ha sottolineato Trabace —. Qualsiasi episodio va segnalato, perché noi abbiamo gli strumenti, senza mettere in mezzo avvocato e giudici, per intervenire. Non è una soluzione di compromesso, ma separa il giusto dallo sbagliato e tratta in maniera diversa il giusto dallo sbagliato. Lo sbagliato, l’uomo, si avvia al percorso di recupero. Il giusto, la donna, si sostiene. Ma per favore, non andate all’ultimo appuntamento».

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