L'ANALISI
22 Novembre 2023 - 05:15
L’incontro convocato per illustrare ai professionisti la nascita della task force
CASALMAGGIORE - Una ‘task force’ formata da pediatri, assistenti sociali ed educatori, sotto l’egida dell’Asst e del Concass, per raggiungere l’obbiettivo di una maggiore consapevolezza e capacità di intervento nel campo dello sviluppo infantile e in particolare dei bimbi più piccoli, tra zero e tre anni di età. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto nella sede del Consorzio Casalasco Servizi Sociali, con la partecipazione di una trentina di educatrici di asili nido del territorio casalasco. Il tema al centro della riunione era ‘Lo sviluppo psicomotorio tra zero e tre anni tra fisiologia e patologia: come riconoscere i campanelli di allarme’.
«Questa attività – spiega Cristina Cozzini, direttore del Concass — rientra in un percorso che abbiamo avviato con il progetto ‘Sicuri al nido’ e ‘Centro per le famiglie’. Si tratta in sostanza della messa in rete di tutte le professioni di cura che intercettano i genitori e i bambini piccoli. L’Asst, come consultorio, lo fa con le mamme in attesa, che segue nel pre-parto e nell’allattamento. I pediatri hanno determinate attività come il bilancio di salute dei bambini».
In questa attività gli asili nido «sono degli osservatori privilegiati. Lo sforzo è stato quello di collegare questa filiera che parte dal consultorio per arrivare ai servizi educativi per metterla in rete, per mettere insieme le diverse conoscenze e poter aiutare la famiglia e gli educatori a individuare eventuali campanelli d'allarme sul benessere e sulla salute di questi bambini. Se c'è qualche cosa, diciamo così, che non funziona, è importante intervenire anche precocemente».
Cozzini aggiunge che «fare rete ha lo scopo di mettere insieme risorse, strategie, interventi tesi a produrre concatenazioni di relazioni significative e finalizzate a migliorare il benessere delle persone e quindi della collettività. La collaborazione tra i servizi diventa una necessità sempre più incombente nella società attuale, soprattutto per rispondere alla complessità e diversità dei bisogni, in particolare delle famiglie».
Famiglie che hanno risentito di grandi cambiamenti complessivi sia di natura culturale che sociale.
«Oggi abbiamo famiglie monoparentali, omogenitoriali, separate, divorziate, allargate, ci sono bambini adottati, bambini in affido e quant'altro».
All’incontro erano presenti i pediatri della Aggregazione Funzionale Territoriale Oglio Po (Casalmaggiore, Viadana, Bozzolo, Cingia de’ Botti, Piadena Drizzona, San Giovanni in Cro) Antonella Cozzini, Vincenzo Chinè e Federica Persico. Impossibilitata a presenziare Ndongko Angomeh. Per Asst c’era Enrica Mantovani, responsabile del Consultorio di Casalmaggiore.
«Quanto fatto – precisa il direttore del Concass – rientra in un percorso che stiamo portando avanti come territorio casalasco in collaborazione con gli asili nido, che sempre di più ci chiedono di fare rete. A gennaio avvieremo un percorso itinerante di supporto alla genitorialità fatta in gruppo, con i genitori dei bambini degli asili nido, su temi che sono stati individuati dai genitori stessi».
I nidi accoglieranno papà e mamme di tutto il territorio: si farà a San Giovanni, a Martignana, a Casalmaggiore, a Quattrocase, Rivarolo del Re. «Questa attività è stata voluta dagli educatori, che sono entusiasti, appassionati e hanno manifestato una bellissima disponibilità a collaborare tra loro e a costruire insieme dei percorsi».
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